La nomina da parte del sindaco di Vibo Valentia di un “consigliere speciale” con delega a sicurezza e legalità scatena le polemiche dell’Udc. In una nota firmata da Claudia Gioia, Francesco Belsito e Stefano Luciano, i centristi parlano di “ennesimo segno di scarsa autorevolezza e incapacità amministrativa”. Secondo i dirigenti Udc, in uno Stato di diritto la sicurezza deve essere garantita dal lavoro sinergico tra istituzioni come Procura, Prefettura, Questura e Ministero dell’Interno, non da consulenti privati scelti senza evidenza pubblica.
Il ruolo degli amministratori eletti
Per l’Udc, le decisioni in materie sensibili come la legalità dovrebbero provenire da chi ha ricevuto l’investitura popolare, ovvero consiglieri e assessori. “La continua nomina di consulenti esterni mortifica il ruolo degli eletti, che sono i soli legittimati a rappresentare le esigenze dei cittadini”, si legge nella nota.
La città tra degrado e crisi
La segreteria del partito critica inoltre la gestione complessiva dell’amministrazione Romeo, accusata di concentrarsi solo sulle nomine mentre Vibo continua a vivere un “inarrestabile degrado e una grave crisi economica”. Emblematico, secondo l’Udc, il caso di via Luigi Razza, ancora chiusa e con i lavori fermi, con pesanti conseguenze per le attività commerciali della zona. “Il sindaco Romeo – concludono Gioia, Belsito e Luciano – ha deluso tutte le aspettative dei cittadini, dimostrando disinteresse verso i bisogni reali della città”.