Dopo la vicenda dell’Audi A6, c’è un altro fronte che merita attenzione e approfondimento: quello della Range Rover Sport, già in uso alla Presidenza della Giunta regionale della Calabria fino al gennaio 2024. Una serie di atti ufficiali pubblicati sul BURC mostra che la Regione Calabria avrebbe sostenuto i costi di noleggio della vettura con fondi pubblici, anche dopo il sinistro che ne ha causato l’inutilizzabilità. Un dato che apre nuovi interrogativi di rilievo contabile, amministrativo e, potenzialmente, giuridico, soprattutto alla luce dell’indennità mensile riconosciuta al presidente per sostenere direttamente il costo dell’auto di rappresentanza.
Il contratto e la spesa approvata
La fornitura della Range Rover viene approvata con Decreto n. 18418 del 6 dicembre 2023, che dispone il noleggio triennale del veicolo da parte della società Leasys Spa, per un valore complessivo di 115.948,80 euro IVA inclusa. Il contratto, concluso tramite trattativa MEPA, specifica l’uso esclusivo per il Presidente, per finalità istituzionali, e viene motivato con esigenze di tutela e sicurezza. La spesa viene imputata al capitolo U0100510803, riservato alle “spese obbligatorie” per i veicoli di rappresentanza della Regione.
L’incidente e i pagamenti proseguiti
L’auto viene regolarmente consegnata ma, secondo quanto si legge nei documenti ufficiali, il 14 gennaio 2024 viene coinvolta in un incidente stradale. Da quel momento, secondo le fonti istituzionali, la Range Rover sarebbe rimasta inutilizzabile. Eppure, i pagamenti regionali sono proseguiti: tra gennaio e aprile 2024 sono state liquidate diverse fatture a Leasys Spa, come riportato nei decreti n. 3838, 5128, 7041 e altri atti collegati. Le cifre, documentate, ammonterebbero complessivamente a oltre 13.500 euro, comprensive di canoni mensili, penali, spese amministrative e addebiti per infrazioni.
L’indennità personale e il rischio di duplicazione
Ciò che solleva dubbi è il fatto che il presidente Occhiuto percepisca da anni – secondo quanto riportato sul sito istituzionale della Regione – un contributo mensile personale di 3.893 euro netti, finalizzato alla copertura dei costi di un’auto di rappresentanza. Tale beneficio è previsto dalla deliberazione UP n. 16 del 2013, che stabilisce esplicitamente che “il contributo mensile corrisposto al Presidente dovrebbe coprire le spese di noleggio dell’auto, evitando oneri aggiuntivi per la Regione”.
I profili giuridici e contabili della vicenda
In assenza di elementi pubblicamente disponibili che indichino la sospensione o la decurtazione dell’indennità, ci si chiede se possa essersi verificata una duplicazione di spesa: da un lato il contributo personale, dall’altro il pagamento diretto da parte della Regione per un’autovettura destinata allo stesso scopo. Il punto, ovviamente, non riguarda l’utilizzo del veicolo, quanto la coerenza tra le fonti di finanziamento, che dovrebbero essere alternativamente pubbliche o personali, e mai simultanee.
La competenza della Corte dei Conti
Il tema, per la sua natura, potrebbe interessare la Corte dei Conti, competente a valutare eventuali ipotesi di danno erariale, anche in relazione alla gestione dei fondi destinati al parco auto della Giunta regionale. A ciò si aggiunge un profilo potenzialmente penalistico, da valutare naturalmente nelle sedi competenti e con tutte le garanzie del caso: l’articolo 314 del codice penale definisce il reato di peculato come l’uso, da parte di un pubblico ufficiale, di risorse pubbliche destinate ad altri fini, a beneficio personale o altrui.
Nessuna accusa, solo fatti documentati
Nessuna accusa viene formulata in questa sede, né nei confronti del presidente Occhiuto, né dei dirigenti che hanno firmato gli atti. Tutte le fonti utilizzate in questo articolo sono documenti pubblici, firmati digitalmente e reperibili sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria (BURC). Si citano in particolare, a titolo esemplificativo, i decreti n. 3838, 5128, 7041, 6190, 6189, 10108, nonché il decreto 18418 del dicembre 2023 relativo all’avvio della fornitura.
Il vero punto: trasparenza e coerenza amministrativa
Resta da chiarire se, in presenza dell’indennità personale attiva, fosse previsto un meccanismo automatico di sospensione dei pagamenti regionali o un coordinamento amministrativo che evitasse doppi addebiti. Ad oggi, tali elementi non risultano nei decreti consultati. Ed è proprio questo aspetto a rendere il tema rilevante per l’interesse pubblico: non una questione personale, ma una valutazione sull’uso delle risorse pubbliche e sul rispetto delle norme regionali in materia di spese istituzionali.
Una questione che riguarda l’interesse pubblico
Anche per questo motivo, la vicenda della Range Rover merita di essere raccontata e approfondita con la stessa attenzione riservata a quella dell’Audi. Non per finalità accusatorie, ma per garantire quella trasparenza amministrativa che ogni cittadino ha il diritto di pretendere. E che ogni istituzione ha il dovere di offrire.