“L’esultanza di Occhiuto sul caso SIN di Crotone è l’ennesima operazione di mistificazione della realtà“. Così dichiarano in una nota le deputate M5S Vittoria Baldino ed Elisabetta Barbuto. Secondo le parlamentari, il presidente dimissionario non ricorda che fu il governo Conte a imporre a Eni lo smaltimento fuori dalla Calabria di tutti i rifiuti delle discariche a mare del sito ex Pertusola.
Il ruolo della giunta Occhiuto
Le deputate accusano Occhiuto di aver messo in discussione la prescrizione nel 2024, offrendo a Eni la possibilità di modificare il POB 2 con il piano regionale dei rifiuti approvato dalla sua giunta. Tale modifica avrebbe facilitato la realizzazione di discariche di scopo nell’area di bonifica, utilizzata subito da Eni per richiedere varianti al piano.
Autorizzazioni a impianti pericolosi
“Se davvero Occhiuto volesse tutelare Crotone”, continuano Baldino e Barbuto, “non avrebbe autorizzato un impianto di gassificazione da 25 tonnellate al giorno per rifiuti organici pericolosi e un termovalorizzatore per 65mila tonnellate di rifiuti industriali”. La loro denuncia sottolinea la contraddizione tra le dichiarazioni pubbliche del presidente e le azioni concrete sul territorio.
Il ruolo del comitato Fuori i veleni
Le deputate evidenziano il lavoro del comitato crotonese Fuori i veleni, che ha ricostruito documento dopo documento le responsabilità nel disegno di gestione dei rifiuti. “I calabresi meritano maggiore serietà e rispetto nei confronti di questioni che erodono il diritto alla salute”, concludono Baldino e Barbuto.