In una conferenza stampa tenutasi a Lamezia Terme, il segretario regionale di Sinistra Italiana (SI) Fernando Pignataro ha analizzato i risultati delle recenti elezioni regionali in Calabria, evidenziando le ragioni della profonda sconfitta del centrosinistra.
Pignataro ha ammesso che l’esito negativo era “previsto”, ma la sua portata si è rivelata “peggiore delle aspettative e dei sondaggi”. A suo avviso, questo risultato è imputabile a diversi fattori, ma principalmente alla “mancanza di una visione politica chiara” e all’incapacità di contestare efficacemente la narrazione costruita dal centrodestra in cinque anni, sia nelle istituzioni che sul territorio.
AVS fuori dal consiglio per 1200 voti
Il rammarico è particolarmente forte per la lista Alleanza Verdi Sinistra (AVS), che non è riuscita a raggiungere il quorum del 4% necessario per entrare in Consiglio Regionale per un margine molto stretto: sarebbero bastati appena 1200 voti in più.
Pignataro ha individuato alcune criticità specifiche che hanno compromesso il risultato della lista: “l’assenza di Lucano”(riferimento all’ex sindaco di Riace), il “disimpegno nelle ultime ore di qualche esponente che doveva fare la differenza”, una debolezza strutturale in territori chiave come Crotone e un voto sorprendentemente basso a Cosenza.
Il candidato Pasquale Tridico e la “debolezza strutturale”
Riguardo al candidato presidente del centrosinistra, Pasquale Tridico, sconfitto da Roberto Occhiuto (Forza Italia), Pignataro ha riconosciuto che Tridico sarebbe stato un “ottimo presidente per competenza e serietà“. Tuttavia, ha suggerito che l’ex presidente dell’INPS “forse non aveva quel profilo d’assalto necessario per contrastare l’arroganza del presidente Occhiuto e del centrodestra in questa tornata”.
Il segretario di SI ha poi espresso un giudizio più ampio sulla coalizione, ritenendo che “nessun candidato avrebbe potuto realmente vincere, vista la situazione di debolezza strutturale del centrosinistra“.
Il mandato di segretario e i progetti futuri
Nonostante la sconfitta elettorale, Pignataro ha rivendicato la responsabilità del risultato, definendolo non un “flop” né un “disastro”, ma un punto di partenza. La lista AVS, infatti, ha registrato una crescita alle Regionali rispetto all’1,74% ottenuto alle Politiche.
In merito al suo ruolo di segretario regionale, Pignataro ha riferito di essersi presentato alla segreteria nazionale per rimettere il mandato, ma di aver ricevuto un rifiuto motivato dalla “piena fiducia” e da un “giudizio fortemente positivo sul lavoro che abbiamo svolto di radicamento”. Il dirigente ha concluso amaramente che il lavoro svolto non è stato sufficiente e che superando “una sola delle criticità” riscontrate, la discussione odierna sarebbe stata “in modo diverso”.