29 Ottobre 2025
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Tis, Cgil e Nidil Cgil Calabria all’attacco: “Stabilizzazione tirocinanti a rischio esclusione. Urgono certezze”

Sigle sindacali incalza la Regione su continuità di reddito e certezze per i lavoratori in formazione

CGIL Calabria e Nidil CGIL Calabria chiedono alla Regione di “passare rapidamente dalle parole ai fatti” in merito alla complessa vicenda dei Tirocinanti di Inclusione Sociale (TIS). Pur riconoscendo la disponibilità dell’Ente, i sindacati esigono “un impegno concreto per garantire la continuità economica e lavorativa a tutti i tirocinanti, inclusi quelli ancora in formazione, e per assicurare il rispetto uniforme delle regole su tutto il territorio”.

Come affermano congiuntamente il Segretario CGIL Calabria Luigi Veraldi e il Coordinatore Nidil CGIL Calabria Ivan Ferraro, solo attraverso “risposte certe, atti amministrativi chiari e una regia trasparente sarà possibile completare in modo equo e dignitoso il percorso di stabilizzazione, restituendo dignità a migliaia di persone che da anni assicurano servizi fondamentali nei Comuni e negli enti pubblici”.

Proroga parziale e la ‘questione esclusi’

L’incontro di ieri tra Regione, CGIL, CISL e UIL ha fatto luce sui dettagli della mini-proroga dei TIS (novembre e dicembre) e sull’avvio delle procedure di stabilizzazione (Legge 56/1987, art. 16). È emerso che la proroga di due mesi riguarda esclusivamente gli enti che hanno avviato o avvieranno entro il 31 ottobre la procedura di assunzione o sono in attesa del parere Cosfel. “Drammaticamente, restano esclusi i tirocinanti che si trovano ancora nella fase di formazione. I sindacati hanno chiesto con forza che venga trovata una soluzione per garantire anche a loro una copertura economica, almeno temporanea, fino alla conclusione del percorso. La Regione, rappresentata dal consigliere delegato al Lavoro Giovanni Calabrese e dal dirigente generale Fortunato Varone, ha attribuito le difficoltà tecniche all’assenza della Giunta, che limita l’adozione di atti di indirizzo politico. I sindacati, tuttavia, incalzano per ottenere strumenti amministrativi urgenti che assicurino la continuità del reddito“,aggiungono i sindacati.

Pagamenti, Cosfel e nuovi percorsi formativi

Sul fronte delle indennità, la Regione si è impegnata a monitorare costantemente gli enti in criticità per sbloccare rapidamente i pagamenti. I sindacati hanno chiesto “un monitoraggio stabile e trasparente. Per i lavoratori impiegati negli enti che non rispetteranno la scadenza del 31 ottobre per l’avvio della procedura o la richiesta del parere Cosfel, è stata avanzata la richiesta, accolta dalla Regione, di valutare singolarmente le posizioni per garantire il pagamento delle mensilità di novembre e dicembre”.

Un’altra vittoria sindacale è l’impegno “a trovare soluzioni di ricollocazione per i tirocinanti con esito Cosfel negativo, al fine di non disperdere nessuna posizione. Per i tirocinanti in formazione, è in arrivo una nuova fase che prevede percorsi alternativi di stabilizzazione per valorizzare le competenze acquisite”. Infine, è stata confermata la proroga della misura economica da 631 euro mensili anche per il 2026 per i lavoratori over 60, con adeguamento automatico all’importo della pensione minima. In questo contesto, i sindacati chiedono “una circolare di richiamo a tutti gli enti per garantire l’uniformità e l’equità nelle selezioni. La Regione sta lavorando con il Ministero del Lavoro per ottenere ulteriori fondi oltre ai 5 milioni di euro già disponibili”.

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