Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto ha formalizzato le dimissioni, ma la mossa non convince tutti. Anzi, c’è chi la legge come un tentativo di sottrarsi alle inchieste giudiziarie. A dirlo chiaramente è Pasquale Tridico, ex presidente dell’Inps e ora capodelegazione del M5S al Parlamento europeo, in un’intervista a La Stampa.
Occhiuto sfida la Magistratura
“Occhiuto ha scelto la via del voto anticipato per tentare di sottrarsi alla magistratura. Un comportamento che considero gravissimo. Il centrosinistra deve reagire, presentarsi compatto. Uniti si vince”.
Secondo Tridico, l’idea di andare alle urne già il 12 ottobre o addirittura a fine settembre, come ipotizzato, sarebbe il frutto di un clima di tensione interna al centrodestra: “Vedo un nervosismo incomprensibile da parte sua. Sta usando la Regione come strumento personale, non per il bene dei calabresi. Non ha sfidato le opposizioni: sta sfidando la magistratura”.
Candidatura? “Amo la Calabria, ma ho un impegno con 120 mila persone”
Su una sua possibile discesa in campo come candidato presidente del campo largo, Tridico non si tira indietro, ma frena: “Sono calabrese e amo profondamente la mia terra. Voglio dare un contributo al suo riscatto. Ma ho anche raccolto 120 mila preferenze nel Sud, di cui oltre 50 mila solo in Campania. Ho una responsabilità verso questi elettori e non vorrei lasciare il mio ruolo a Bruxelles”.
L’ex presidente dell’Inps apre comunque al confronto con gli alleati e rivendica il ruolo ormai consolidato del Movimento 5 Stelle in Calabria: “Il M5S ha ottimi nomi: da Vittoria Baldino a Anna Laura Orrico, passando per dirigenti di primo piano. Il Movimento è maturo, in Calabria come in tutta Italia”.
Il messaggio agli alleati: “Solo insieme si batte la destra”
L’appello finale è rivolto al resto del centrosinistra: “Agli alleati dico una cosa semplice: restiamo uniti. È l’unico modo per battere una destra che usa le istituzioni a fini personali. Se ci dividiamo, perdiamo. Ma se stiamo insieme, vinciamo”.