19 Ottobre 2025
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Tutti i privilegi della Regione Calabria: ecco come funziona la macchina del potere tra Giunta e Consiglio

Stipendi d'oro, staff numerosi e nomine per gestire la leva del consenso. Il manuale della spartizione delle poltrone e l’ingranaggio che decide nomine, fondi e carriere

In Calabria la torta del potere non si misura solo in voti: si pesa in indennità, staff, deleghe e miliardi. Dentro Giunta e Consiglio si incrociano ruoli, uffici e bilanci che generano un potere capillare quanto legale. Con la preziosa ricerca dell’ex funzionario del Consiglio regionale e analista Carlo Ranieri vi raccontiamo come funzionano posti, stipendi e leve decisionali senza scadere nel pettegolezzo né nella demonizzazione.

La regia del Presidente e la matematica degli assessorati

Il cuore del sistema è il Presidente della Giunta, che cumula 212.316,00 euro l’anno, di cui 118.716,00 esentasse, guida uno staff di 21 collaboratori, siede anche da consigliere regionale e governa un bilancio di competenza complessivo che arriva a 7,7 miliardi. Nelle more della modifica statutaria che porta gli assessori da 7 a 9, la bilancia resta la stessa: si pesa il valore delle deleghe prima ancora dei nomi.

Palazzo Campanella: stipendi, strutture e “peso politico”

Al Presidente del Consiglio spetta un trattamento identico al Presidente della Regione, 212.316,00 euro con 118.716,00 esentasse, 25 collaboratori e un perimetro di 57 milioni che, sul piano politico, “pesa” come due assessorati. Il vicepresidente della Giunta, che è anche assessore, ha 194.568,00 euro di cui 109.368,00 esentasse, 11 collaboratori, e vale due seggi nel bilancino. I sei assessori “standard” sono allineati su 194.568,00 euro lordi (di cui 109.368,00 esentasse) con 10 collaboratori ciascuno, ma contano in modo diverso a seconda dei milioni movimentati: la sanità domina con 4,5 miliardi di spesa effettiva ma resta commissariata, dunque la “medaglia” pesa, le leve meno.

Agricoltura: la cassaforte dei fondi europei e l’orbita Arsac

Oggi l’Agricoltura e Sviluppo Rurale è l’assessorato più ambito. Governa il Complemento Strategico Regionale della PAC 2023-2027, pubblica graduatorie, detta tempi e priorità. Un atto ufficiale, Decreto n. 14646 del 15/10/2025, approva la graduatoria definitiva dell’intervento SRD07 e mette in circolo 37 milioni per 246 aree rurali: non un dettaglio, ma una leva reale di sviluppo territoriale che passa da scelte tecniche formalmente trasparenti ma politicamente sensibili.

Nell’orbita regionale si muove l’Arsac, che con delibera n. 113/DG dell’8 luglio 2025 ha approvato il consuntivo 2024. Il quadro contabile ufficiale è pubblicato su sito istituzionale e Burc, con gli allegati che disciplinano risultati, residui e variazioni L’ente veicola pagamenti importanti, servizi alle filiere, sostegni e—non di rado—campagne di comunicazione e promozione. La politica decide strategie e cronoprogrammi, la contabilità ne registra gli effetti.

Turismo, marketing territoriale e TPL: consenso e sviluppo

Il pacchetto Turismo–Marketing territoriale–Trasporto pubblico locale sostiene 17mila imprese e circa 50mila addetti, con una fetta rilevante—il 40%—in provincia di Cosenza. Non si tratta solo di decine di milioni in contributi: parliamo di reputazione dei territori, di calendari di eventi, di copertura mediatica e di come si costruisce l’immagine della regione. Ogni bando, ogni criterio, ogni monitoraggio è un atto amministrativo; l’effetto è profondamente politico.

Il potere orizzontale del Consiglio: uffici, commissioni e gruppi

Se la Giunta è il governo, il Consiglio è la rete. Qui pesa l’Ufficio di Presidenza, pesano le commissioni, pesano i gruppi. Le fasce di indennità crescono con la carica: i vicepresidenti dell’assemblea hanno 194.568,00 euro di cui 109.368,00 esentasse e 11 collaboratori; i segretari questori 179.469,60 euro con 100.269,60 esentasse e 11 collaboratori; i presidenti di commissione 163.642,32 euro con 84.432,32 esentasse e 11 collaboratori; il presidente della commissione speciale di vigilanza è allineato alla medesima soglia; i presidenti dei gruppi consiliari percepiscono 163.642,32 euro con 84.432,32 esentasse e 11 collaboratori, oltre a un budget complessivo di 1,4 milioni, di cui 453.566,20 destinati ad assunzioni dirette con co.co.co..

Restano fuori dalla giostra solo 7 consiglieri su 30, comunque a 145.642,32 euro lordi, 84.432,32 esentasse e 5 collaboratori. Queste grandezze, collocate dentro i bilanci dell’assemblea e confermate dalla prassi, spiegano perché la corsa a una presidenza, una questura o una commissione sia molto più di un titolo sul biglietto da visita.

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