Sabato 18 ottobre, alle ore 17:00, Vibo Valentia renderà omaggio a uno dei suoi figli più illustri. L’attuale via Lacquari, arteria nevralgica che collega la rotatoria di via Santa Ruba al cavalcavia di via Feudotto, diventerà ufficialmente via Alfredo D’Agostino, in memoria dell’ex sindaco, avvocato e principe del foro vibonese. Non una scelta qualsiasi ma la via del nuovo palazzo di Giustizia.
La decisione è stata formalizzata con la delibera di Giunta Comunale n. 105 del 3 maggio 2024, firmata dall’allora sindaca Maria Limardo e dal segretario generale Domenico Libero Scuglia, e successivamente autorizzata dall’allora prefetto Paolo Giovanni Grieco il 10 ottobre 2024.
Un atto di riconoscenza
L’intitolazione — si legge negli atti ufficiali — vuole “onorare la memoria dell’illustre cittadino” e riconoscere l’impegno di chi, nella propria carriera civile e politica, “ha contribuito allo sviluppo e alla crescita della comunità vibonese”. Un riconoscimento non solo istituzionale ma profondamente umano, rivolto a un uomo che ha saputo unire rigore e passione civica.
Il sindaco del dialogo
Alfredo D’Agostino, nato a Guardavalle nel 1924 e vibonese d’adozione, fu sindaco di Vibo Valentia dal 1997 al 2002, un periodo in cui il Comune affrontò sfide cruciali legate alla modernizzazione dei servizi e alla coesione sociale. Sotto la sua guida, la città visse una stagione di rilancio civile e culturale. Il suo stile — fermo ma sempre dialogante — gli valse stima bipartisan e una posizione tra i sindaci più amati d’Italia
Principe del Foro e uomo di cultura
Avvocato penalista di fama, D’Agostino fu riconosciuto come maestro del diritto e raffinato intellettuale. Nel corso della sua lunga carriera, ottenne la libera docenza in Diritto Penale nel 1968 e insegnò in diverse istituzioni, tra cui la Scuola Superiore di Magistero Sociale “Diakonia” di Vibo Valentia. Fu anche presidente della Camera Penale e rotariano benemerito, insignito del prestigioso riconoscimento “Paul Harris”. Il suo percorso professionale e umano è stato segnato da un profondo amore per la giustizia, la cultura e la città che scelse come sua seconda casa.
Un’eredità che continua
L’inaugurazione di via Alfredo D’Agostino non è solo un atto toponomastico, ma un gesto di memoria civica. “È compito dell’Amministrazione — si legge nella delibera — attribuire nomi che riflettano l’identità culturale, civile e storica della città”. E nel caso di D’Agostino, quel nome non poteva che legarsi a una delle strade principali, a due passi dal nuovo Palazzo di Giustizia, simbolo della sua professione e della sua vita.
L’uomo dietro la toga
Dietro la figura pubblica, c’era un uomo semplice, appassionato di libri, musica e dibattiti culturali. Nel 2010, a distanza di anni dal suo mandato, la città gli tributò una standing ovation al Cinema Moderno, segno tangibile dell’affetto che i vibonesi non gli hanno mai negato. Si spense il 28 giugno 2013, lasciando una lezione di etica, competenza e amore per la comunità.