7 Agosto 2025
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“Le mie parole non sono state contro la cultura della giustizia”: don Cannizzaro chiarisce il suo intervento alla messa di Forza Italia

Il sacerdote precisa il senso dell'omelia pronunciata durante gli Stati Generali del partito: "Ho parlato della vanitร  nel libro di Qohelet e del Vangelo di Luca, non attaccato la magistratura. Ho fiducia nella giustizia e rispetto per lo Stato di diritto"

Dopo ore di polemiche e interpretazioni contrastanti, don Nuccio Cannizzaro, sacerdote reggino, rompe il silenzio e chiarisce il senso delle parole pronunciate durante lโ€™omelia che ha accompagnato la celebrazione eucaristica conclusiva degli Stati generali del Mezzogiorno di Forza Italia.

In una nota ufficiale, il sacerdote spiega che il suo intervento si รจ sviluppato, come da tradizione liturgica, partendo dal commento della parola di Dio della domenica: โ€œHo citato il libro di Qohelet, parlando della vanitร , e poi ho commentato il Vangelo di Luca. Solo alla fine ho rivolto alcune riflessioni allโ€™assemblea, ponendo domande sul percorso che stavano compiendoโ€.

โ€œInvito a riflettere sulla Dottrina Sociale della Chiesaโ€

Don Cannizzaro precisa che il suo richiamo ai presenti รจ stato โ€œunโ€™esortazione ad alzare lo sguardo, a superare logiche di breve periodo e a fare scelte coraggiose per il bene del Sud, con la consapevolezza che il rilancio del Mezzogiorno rappresenta un vantaggio per lโ€™intera nazioneโ€. Nel suo discorso, il sacerdote ha proposto di prendere in considerazione la Dottrina Sociale della Chiesa come riferimento etico e culturale per lโ€™azione politica. Un passaggio che ha suscitato reazioni contrastanti, in particolare quando ha toccato il tema della giustizia.

โ€œContro il giustizialismo, non contro la giustiziaโ€

โ€œNon ho mai attaccato la cultura della giustizia โ€“ puntualizza โ€“. Ho parlato del valore evangelico della giustizia come opera di Dio e non degli uomini. Ho distinto la legalitร , che รจ prassi giuridica degli stati, dal giustizialismo, che in certi casi puรฒ non aiutare la giustizia veraโ€. Don Cannizzaro, giร  coinvolto in processi in passato, rivendica il suo rispetto verso le istituzioni e il sistema giudiziario: โ€œHo sempre rispettato i vari gradi di giudizio e confidato nel sereno compimento dellโ€™iter processuale. Ribadisco il mio apprezzamento per lโ€™ordinamento giuridico dello Stato e per una magistratura libera e autorevole, che รจ garanzia di libertร  per tutti i cittadiniโ€.

Un chiarimento che mira a spegnere le polemiche

Con queste parole, il sacerdote tenta di chiudere una vicenda che, a margine di un evento politico, ha assunto toni divisivi. โ€œIl mio pensiero non puรฒ e non deve essere usato strumentalmenteโ€, conclude, rivendicando la natura pastorale del suo intervento e il diritto-dovere, come uomo di Chiesa, di proporre riflessioni morali e spirituali anche davanti a platee politiche.

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