22 Ottobre 2025
15.8 C
Calabria
Banner Calabria 7

Cure domiciliari in calo, allarme dal Congresso CARD di Rende: “La casa non è ancora il primo luogo di cura”

Cresce il numero di utenti ma cala la qualità delle prestazioni domiciliari. Gli esperti avvertono: “Senza una governance unica e una rete territoriale integrata, il PNRR rischia di restare incompiuto”

I dati presentati al XXIII Congresso Nazionale della Confederazione Associazioni Regionali di Distretto (CARD), svoltosi dal 16 al 18 ottobre al BV President Hotel di Rende, evidenziano una diminuzione della qualità e della continuità dell’assistenza domiciliare in Italia.

Sebbene il PNRR abbia incrementato il numero complessivo di utenti assistiti, la quota di cure domiciliari “vere e proprie” è scesa dal 58,7% del 2021 al 41,1% del 2023, mentre sono aumentati gli interventi prestazionali (58,9%) e gli accessi spot, cioè episodici, saliti al 29%. La media di accessi per assistito anziano è scesa a 14,3 nel 2023, ben lontana dai 39 accessi obiettivo previsti come standard di riferimento.

Volpe (CARD): “Numeri in crescita ma qualità in calo”

Nel suo intervento, il presidente nazionale di CARD, Gennaro Volpe, ha sottolineato la contraddizione tra crescita quantitativa e perdita di efficacia: “I dati mostrano una crescita numerica ma un arretramento qualitativo. La vera assistenza domiciliare, quella che accompagna le persone con bisogni complessi, è oggi ridotta. La casa non è ancora il primo luogo di cura”, ha dichiarato.

L’evento, organizzato in collaborazione con CARD Calabria e il presidente Sisto Milito, è stato affiancato dalla VIII Conferenza Nazionale sulle Cure Domiciliari, dedicata al tema La casa come primo luogo di cura”, con il patrocinio della Regione Calabria, dell’ASP di Cosenza e di numerosi ordini e istituzioni sanitarie.

Il contributo dell’ASP di Cosenza

Nel corso del congresso, i vertici dell’ASP di Cosenza hanno ribadito l’impegno per il rafforzamento della rete territoriale. Il direttore generale Antonio Graziano ha affermato: “Costruire un sistema che parta dal domicilio richiede organizzazione e fiducia. L’ASP di Cosenza è impegnata a garantire una presa in carico continua e integrata”.

Il direttore sanitario Martino Rizzo ha aggiunto che “il Distretto è il punto d’incontro tra bisogni e servizi”, evidenziando la necessità di collaborazione tra professionisti e famiglie. Il direttore amministrativo Remigio Magnelli ha infine ricordato che “la qualità dei servizi passa dalla valorizzazione del personale e dalla semplificazione amministrativa”.

Le criticità del sistema territoriale

Durante i lavori, CARD ha evidenziato le principali fragilità che ancora caratterizzano il sistema sanitario territoriale italiano. Tra queste, la frammentazione organizzativa tra Regioni e Aziende sanitarie, l’assenza di una governance unitaria per la medicina generale e la pediatria di libera scelta, la scarsa integrazione tra i servizi sanitari e quelli sociali e la mancanza di monitoraggi costanti sulla qualità delle prestazioni domiciliari.

Secondo l’associazione, l’aumento dei servizi di tipo “prestazionale” rappresenta un segnale preoccupante di ritorno a un modello di intervento episodico e frammentato, lontano dalla visione integrata promossa dal PNRR. Una tendenza, questa, aggravata dalla carenza di personale e dalla limitata interoperabilità dei sistemi informativi, che ostacolano la costruzione di percorsi di cura realmente continui e personalizzati.

Le proposte dei Distretti

Il congresso ha offerto ampio spazio alle proposte operative avanzate dalle Associazioni Regionali aderenti a CARD, mirate a rafforzare la capacità di presa in carico del sistema territoriale. Tra i punti chiave emersi, la necessità di potenziare le Centrali Operative Territoriali (COT) e il numero unico 116117 come strumenti di prossimità, garantire una presa in carico integrata e multidisciplinare, e intervenire in modo più incisivo su salute mentale e sanità penitenziaria.

Uguale attenzione è stata riservata alla riduzione delle liste d’attesa attraverso una governance distrettuale più efficiente e alla valorizzazione di ambiti strategici come cure palliative, vaccinazioni e telemedicina. Nel documento conclusivo, CARD ha ribadito la propria posizione: “Il luogo di governo delle funzioni territoriali deve essere il Distretto”, individuato come cardine del futuro modello di sanità pubblica di prossimità.

L’impegno della sanità calabrese

Nel corso del congresso, l’ASP di Cosenza ha illustrato le proprie linee di intervento per il potenziamento dei servizi distrettuali, in coerenza con gli obiettivi del PNRR e con le linee guida regionali.

Tra le azioni più significative figurano lo sviluppo delle Case della Comunità e dei servizi di prossimità nei comuni periferici, il rafforzamento delle Unità di Continuità Assistenziale e l’integrazione tra ospedale e territorio. Particolare rilievo è stato attribuito anche all’implementazione di sistemi informativi condivisi, strumenti indispensabili per il monitoraggio digitale degli accessi domiciliari e per una gestione più efficiente e trasparente dei percorsi assistenziali.

ARTICOLI CORRELATI

RUBRICHE

La sezione investigativa di C7. Una finestra sui casi più scottanti: dossier, reportage inediti, retroscena giudiziari sulla ‘ndrangheta e sul potere oscuro che muove la Calabria.

Approfondimento critico sulle problematiche calabresi, con denunce sociali, reportage d’impatto e analisi autentiche di eventi.

Rubrica bisettimanale per semplificare concetti di finanza personale, orientando scelte consapevoli.

Analisi politica oggettiva di temi locali, regionali e globali, decodificando strategie, poteri e dinamiche complesse.

Questa sezione si occupa di analisi sul quadro politico regionale, con interviste ai protagonisti della scena pubblica.

Racconti autentici di Calabria, tra tradizioni, personaggi, luoghi, eventi straordinari, per valorizzare cultura e resilienza del territorio.

Rubrica dove si analizzano le tecniche e strategie con focus su Cosenza e Catanzaro, scritta dall’esperto Michele Marturano.