Dopo la denuncia della paziente oncologica di Bagnara, Gina Zagaria, l’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria ha chiarito la propria posizione sulla presunta carenza del farmaco Octreotide da 30 mg. La direttrice generale dell’Asp, Lucia Di Furia, ha spiegato all’ANSA che il farmaco non è assente, ma che la formulazione da 30 mg è al momento carente a livello nazionale.
“Si tratta di un farmaco presente in più formulazioni, da 10 e 20 mg. In formulazione da 30, è carente a livello nazionale, tanto è vero che compare nell’elenco di farmaci carenti”, ha dichiarato.
Il farmaco sostitutivo e il contatto con Catania
La Dg dell’Asp ha aggiunto: “La farmacia dell’Azienda ha un farmaco sostitutivo, che è quello che poi la paziente ha trovato. Non c’è quel farmaco con quella formulazione, ma avremmo potuto trovare la soluzione anche noi, senza che lei dovesse recarsi a Catania. In questi casi ci si aiuta, soprattutto di fronte a una carenza nazionale”. Di Furia ha sottolineato che, contattando gli specialisti del Sant’Orsola, sarebbe stato possibile reperire la sostituzione necessaria.
La denuncia della paziente
Gina Zagaria, 38 anni, aveva raccontato alla stampa: “Sono una malata oncologica, ho il diritto di curarmi e di essere curata nella regione in cui pago le tasse. Ogni volta che dovrò fare quella puntura dovrò chiamare i carabinieri e arrivare fino a Catania?”
Di Furia ha precisato che “la paziente si è rivolta ai carabinieri senza avvertire il suo medico di base. Evidentemente c’è stato un fraintendimento. Se avesse messo in contatto uno dei nostri oncologi con quello del Sant’Orsola, avrebbe saputo che esiste un farmaco sostitutivo. Tanto è vero che si è fatta fare una nuova prescrizione”.
Attività dell’Asp e vicinanza alla paziente
La Dg ha concluso spiegando che l’Asp si è attivata per rintracciare la paziente, il cui cognome non corrisponde a quello apparso sulla stampa. “Cercheremo in ogni modo di trovare la soluzione più adatta affinché ogni mese non abbia più difficoltà. Voglio esprimere vicinanza alla signora: non è lei a dover trovare le soluzioni, ma deve metterci nelle condizioni di trovarle”, ha detto Di Furia.




