Il bilancio dei decessi legati all’infezione da virus del Nilo occidentale continua a salire in Italia, raggiungendo un totale di 20 vittime dall’inizio dell’anno. L’ultimo aggiornamento dell’Istituto Superiore di Sanità ha confermato un aumento significativo dei casi, che arrivano a un totale di 179. A preoccupare sono in particolare i recenti decessi, che si sono verificati in diverse regioni, dal Lazio alla Lombardia, passando per la Campania e la Calabria.
Le nuove vittime e l’allarme nelle Regioni
L’elenco dei decessi si allunga con nuove tragiche conferme. Tra le vittime più recenti un uomo di 90 anni di Paderno Dugnano, nel Milanese, deceduto per patologie pregresse, e un 85enne nel Lazio, che è la nona vittima nella regione. Si registrano anche un decesso a Capua, in Campania, e un altro a Catanzaro, in Calabria. I dati, in costante aggiornamento, spingono le istituzioni a intensificare le misure di prevenzione. A conferma della gravità della situazione, domani una delegazione del Ministero della Salute è attesa a Latina per incontrare le autorità locali, mentre la Regione Campania ha negato la disponibilità a un incontro analogo.
La situazione in Italia e i dati storici
Nonostante l’aumento dei casi, l’Istituto Superiore di Sanità rassicura, sostenendo che l’andamento del virus è in linea con gli anni precedenti. L’Iss ha reso noto che la letalità, calcolata sui casi neuro-invasivi, si attesta al 15%, un dato che, sebbene preoccupante, è inferiore al 20% registrato nel 2018, un anno con un picco di infezioni. Le campagne di disinfestazione sono in corso in diverse località, come a Latina e a Rapallo, mentre in Liguria si è riunito un tavolo tecnico intersettoriale per coordinare la prevenzione e la sorveglianza.