19 Ottobre 2025
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Sanità, Nursing Up attacca il Governo: “Aumento da 40 euro netti per gli infermieri? I conti non tornano, vogliamo chiarezza”

Il sindacato guidato da Antonio De Palma contesta la Manovra: “I 1.630 euro lordi annui? Forse comprendono risorse già stanziate nella precedente finanziaria. Promesse di assunzioni ridotte e stipendi da fame”

Si alza la voce degli infermieri italiani contro la nuova Manovra economica approvata dal Consiglio dei Ministri.
Il presidente del sindacato Nursing Up, Antonio De Palma, accusa il Governo di “numeri confusi e promesse ridotte”, contestando la reale portata dell’aumento dell’indennità di specificità previsto per il personale sanitario.

“Aumento da meno di 40 euro netti al mese: i conti non tornano”

Secondo i calcoli diffusi dal Ministero della Salute, l’indennità per gli infermieri dovrebbe valere 1.630 euro lordi all’anno, circa 136 euro lordi al mese.
Ma, spiega De Palma, le risorse stanziate nella nuova Manovra ammontano a 195 milioni di euro: una cifra che, divisa per i circa 285 mila infermieri del Servizio sanitario nazionale, corrisponde a 696 euro lordi annui, ovvero 57 euro lordi al mese, poco meno di 40 euro netti.

“Se davvero è così – denuncia De Palma – allora i 1.630 euro lordi annui non derivano interamente da questa Manovra, ma in parte da aumenti già previsti e mai applicati con la precedente legge di bilancio. Si rischia di spacciare per nuovo ciò che era già in bilancio“.

“Assunzioni dimezzate, promesse tradite”

Il sindacato critica anche la riduzione delle nuove assunzioni nel comparto sanitario.
“Si era parlato – ricorda De Palma – di 10 mila assunzioni di infermieri nel 2026, con l’obiettivo di arrivare a 25-30 mila entro il 2028. Ora invece si parla di soli 6 mila nuovi ingressi, un numero che lascia intatta la voragine di 175 mila professionisti mancanti rispetto agli standard europei”.

Una carenza strutturale che, secondo Nursing Up, mette a rischio la tenuta del sistema sanitario nazionale, già in difficoltà per il sovraccarico di turni e la fuga del personale verso l’estero.

“Italia ancora agli ultimi posti in Europa per gli stipendi”

«Restiamo agli ultimi posti in Europa per retribuzioni – aggiunge De Palma – e con meno di 40 euro netti in più al mese non si trattiene nessuno, né si restituisce dignità a chi tiene in piedi ospedali e servizi territoriali».
Il leader sindacale chiede al Governo risposte chiare e trasparenti, non “propaganda e cifre gonfiate”.

Secondo Nursing Up, la misura rischia di essere “una briciola mascherata da svolta», priva di effetti reali sul potere d’acquisto di chi, da anni, “porta sulle spalle il peso della sanità pubblica”.

“Serve un confronto vero, non slogan”

De Palma si dice deluso anche dal silenzio del ministro della Salute, Orazio Schillaci, che – secondo quanto denuncia – non avrebbe accettato il confronto richiesto dal sindacato prima dell’approvazione della Manovra.
“Avremmo preferito un dialogo diretto prima della decisione finale – spiega – invece oggi ci troviamo davanti a numeri che non convincono affatto e che meritano un chiarimento immediato“.

L’appello del sindacato è chiaro: “Basta rinvii e promesse. Gli infermieri meritano rispetto, tutele e un adeguamento salariale reale, non ritocchi simbolici”

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