Il Dipartimento Materno Infantile dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza ha acquisito un nuovo e avanzato strumento diagnostico: la RetCam Envision. Questo sistema di Imaging Oftalmico, già pienamente operativo, permette di acquisire immagini e video digitali ad ampio campo e ad alta risoluzione dell’occhio, consentendo l’esame del fondo oculare per la diagnosi precoce delle malattie retiniche neonatali e pediatriche.
Il dispositivo, unico nel suo genere negli ospedali del Centro-Sud, sarà utilizzato in collaborazione con gli oculisti Fava e Tortorella dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza. L’apparecchiatura è particolarmente importante per lo screening e il monitoraggio della retinopatia del prematuro e ha anche la capacità di eseguire la fluorangiografia per esaminare la circolazione dei vasi sanguigni e individuare precocemente eventuali anomalie.
Un segnale concreto per la sanità calabrese
Il direttore del Dipartimento, Gianfranco Scarpelli, ha sottolineato l’importanza di questa acquisizione: “Finora l’impossibilità di poter utilizzare tale attrezzatura comportava il trasferimento dei neonati con patologia retinica in altri Centri. In Calabria nascono circa 150 prematuri a rischio di Retinopatia: questi neonati d’ora in poi potranno essere trattati a Cosenza in modo appropriato ed ottimale”.
Scarpelli ha ringraziato la Direzione Strategica per l’investimento, che si aggiunge a tante altre attrezzature rese disponibili negli ultimi due anni. Secondo il direttore, i nuovi dispositivi “migliorino notevolmente l’assistenza e le prestazioni sanitarie permettendo all’Azienda Ospedaliera di Cosenza di essere un Centro di riferimento regionale di eccellenza per tutte le patologie mediche e chirurgiche in età neonatale e pediatrica e per tutte le gravidanze ad alto rischio”.
Concludendo, Scarpelli ha definito l’acquisizione della RetCam Envision come un “segnale concreto e finalizzato a dare le migliore risposte ai bisogni dei pazienti” che “testimonia come la gestione dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza stia realizzando una profonda trasformazione dell’hub cosentino”.