In un’epoca in cui la notizia corre senza tregua, in cui il ciclo dell’informazione sembra non conoscere pause, decidere di fermarsi può apparire come un gesto controcorrente. Fermarsi anche un solo giorno è una scelta coraggiosa in un mondo dove chi investe in pubblicità pretende la notizia H24.
Noi, invece, riteniamo fondamentale riaffermare regole e tutele nel mondo del giornalismo, colmando un vuoto normativo che lo Stato non ha ancora affrontato in maniera compiuta, soprattutto nel delicato passaggio dal cartaceo al web. Basti pensare ai fondi per l’editoria, già drasticamente ridotti nella carta stampata e di fatto inesistenti nel settore online.
Rispetto per il lavoro, rispetto per chi legge
Dietro la scelta di sospendere le pubblicazioni a Ferragosto, c’è un’idea precisa: il rispetto. Rispetto per il lavoro, per la dignità di chi lo svolge, per la legge che tutela il diritto al riposo anche nel mestiere – spesso sottopagato e sovrasfruttato – del giornalista.
La stampa è stata chiamata non solo a informare, ma anche a riconoscere che la qualità dell’informazione nasce da chi la produce. Un giornale non è una macchina che sputa notizie: è una comunità di professionisti che leggono, verificano, scrivono, riflettono. Ed è nella pausa che questa comunità ritrova lucidità e prospettiva, per tornare a raccontare con onestà e precisione.
Stremati, non solo stanchi
Calabria7 non cede alla tentazione di confondere la velocità con la completezza, né la quantità con la qualità. Fermarsi a Ferragosto non significa abbandonare i lettori, ma onorarli: significa assicurare che, quando torneremo a scrivere, lo faremo senza il logorio della stanchezza e senza il peso di un lavoro estenuante che svuota energie e lucidità.
Tornare ricaricati è un dovere verso chi ci legge perché lavorare sempre non significa rendere di più: senza riposo, non si garantisce al lettore il servizio lucido e accurato che merita.
Un atto di resistenza culturale
Questa non è un’eccezione. Preannunciamo che ci fermeremo anche il giorno di Natale e il giorno di Pasqua. È una scelta di coerenza e di dignità, perché crediamo che la tutela dei diritti di chi lavora faccia parte della qualità dell’informazione. Viviamo in un’epoca di “produzione continua”, in cui l’informazione viene trattata come una merce usa e getta. Noi preferiamo pensare alla notizia come a un bene comune, che richiede tempo, cura e responsabilità. Questa responsabilità comprende anche il rispetto dei diritti previsti dal contratto di lavoro giornalistico e dalla legislazione italiana, che sanciscono il diritto al riposo festivo.
Dal 16 agosto, più lucidi e determinati che mai
Calabria7 si ferma a Ferragosto perché crede che il rispetto per chi lavora sia il primo passo per rispettare chi legge. E in un tempo in cui la dignità del lavoro è troppo spesso piegata alle esigenze della produzione senza sosta, anche un giorno di silenzio può essere un atto di resistenza culturale. Torniamo il giorno dopo. Con la stessa passione, con la stessa curiosità, ma anche con la consapevolezza che fermarsi, a volte, è il modo migliore per ricominciare.
