25 Ottobre 2025
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Fondazione Trame, rinnovato il CdA e ampliato lo staff: “La cultura è resistenza civile” (FOTO)

La Fondazione Trame Ets di Lamezia Terme inaugura una nuova fase di rilancio con il rinnovo del Consiglio di Amministrazione e l’ingresso di nuove figure professionali. Il presidente Nuccio Iovene: “Trame è una comunità di cultura e libertà”

Tre anni di intenso lavoro, tra crescita istituzionale, espansione nazionale e consolidamento del ruolo della Fondazione Trame Ets come punto di riferimento per la cultura della legalità.
Con la presentazione del bilancio del triennio 2022–2025, la Fondazione apre una nuova stagione con un rinnovato Consiglio di Amministrazione e un staff ampliato, confermando la propria vocazione a unire cultura, educazione e partecipazione civile.

Durante l’incontro, tenutosi presso il centro culturale Civico Trame, il presidente Nuccio Iovene ha tracciato il bilancio di un percorso che ha trasformato la Fondazione in una “comunità di costruzione collettiva”, sottolineando come “la cultura possa essere uno strumento quotidiano di resistenza e libertà”.

Da Lamezia al panorama nazionale: una rete che cresce

Negli ultimi anni, la Fondazione ha consolidato la propria struttura giuridica ottenendo l’iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) e il riconoscimento come Fondazione di partecipazione grazie alla campagna “Anch’io sono Trame”.
Radicata a Lamezia Terme ma con una rete ormai nazionale, Trame ha partecipato a numerose manifestazioni dedicate alla legalità e alla memoria, da Libera Contro le Mafie al Festival dei Beni Confiscati, dalle Giornate della Legalità di Torino al Festival della Rigenerazione Urbana, passando per il Cleto Festival e il Lamezia International Film Festival, con cui collabora come partner culturale.

Il 2025 ha portato anche riconoscimenti importanti, come il premio “Un pacchero alla ’ndrangheta” ricevuto a Castiglione Cosentino, segno del ruolo attivo della Fondazione nel promuovere un antimafia sociale e culturale.

Trame.Festival: un modello europeo di impegno civile

Giunto alla sua 14ª edizione, il Trame.Festival si conferma un evento unico nel suo genere. Lo scrittore Roberto Saviano lo ha definito “l’unico festival in Europa che analizza il fenomeno mafioso in chiave globale, dal Messico alla Russia, dalla Cina all’India, tenendo come punto di partenza l’eccellenza italiana: l’antimafia”.

Uno studio dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, curato da Raffaella Mangani per la cattedra di Scienze delle Finanze del prof. Michele Trimarchi, ha dimostrato l’impatto sociale del Festival: il 97% dei partecipanti lo considera uno strumento efficace di contrasto culturale alle mafie.
Nel 2025 il Festival è stato anche selezionato dal Salone Internazionale del Libro di Torino tra i protagonisti del progetto “Luci sui Festival”, dedicato alle rassegne letterarie italiane più significative.

Una nuova fase tra innovazione digitale e partecipazione

Nel corso del 2025, la Fondazione ha realizzato un importante lavoro di digitalizzazione e archiviazione della memoria civile. Sul sito www.tramefestival.it è stato creato un archivio storico digitale che raccoglie sentenze giudiziarie, articoli e documenti sulla ’ndrangheta, uno strumento unico nel suo genere, destinato a studiosi, giornalisti e studenti.
Il progetto è stato realizzato grazie al contributo dello storico Fabio Truzzolillo, ideatore di “Trame di Memoria”, iniziativa dedicata alla valorizzazione della storia civile lametina.

Con il programma #Trame365, sostenuto dalla Fondazione Vismara, la Fondazione rafforza la propria missione di diffondere la cultura della legalità tutto l’anno, non solo durante il festival.

Nuovo CdA e staff rinnovato: la cultura come resistenza

Il nuovo Consiglio di Amministrazione accoglie due figure simboliche dell’impegno civile: Pino Crapella, imprenditore e fondatore dell’Associazione Antiracket Lametina (Ala), noto per aver denunciato i propri estorsori, e l’avvocato Carlo Carere, legale dell’ALA e rappresentante dell’associazione nei processi come parte civile.
Affiancheranno i riconfermati Gioacchino Tavella e Maria Teresa Morano.

La Fondazione si apre anche a nuove competenze operative. Entrano nello staff Claudia Ammendola, pedagogista e nuova coordinatrice del progetto #trameascuola, e Angelica Ventura, impegnata nell’area della progettazione.
Proseguono la loro attività Maria Immacolata Scimone, responsabile amministrativa, Ari Anello, collaboratrice nei laboratori educativi, e Maria Francesca Gentile, responsabile comunicazione e ufficio stampa, che da quest’anno coordina anche il programma del Trame.Festival al fianco del direttore artistico Giovanni Tizian.

Durante la prima riunione del nuovo CdA, è stato inoltre designato Armando Caputo come presidente onorario della Fondazione.

Iovene: “La cultura come atto quotidiano di resistenza civile”

La lotta alle mafie non si fa solo nei tribunali o nelle piazze, ma anche con i libri, nelle scuole, nelle relazioni quotidiane”, ha ricordato Nuccio Iovene chiudendo la presentazione. “La nostra sfida è rendere la cultura un atto di resistenza civile permanente, capace di unire generazioni e territori diversi.”

foto conferenza stampa
foto conferenza
cda trame

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