Da mesi gli abitanti del comprensorio tra Lamezia Terme e Maida segnalano la presenza di un’aria insalubre e di un intenso odore di diossina, tipico di fenomeni di combustione.
La preoccupazione riguarda il possibile rischio cancerogeno derivante da queste esalazioni.
A denunciare la situazione è Fabrizio Montoro, coordinatore provinciale di Sinistra italiana Catanzaro.
Montoro sottolinea che la zona è già stata al centro del dibattito pubblico in passato, a seguito di un’indagine condotta dal Nucleo operativo ecologico (Noe) di Catanzaro nel 2019.
L’inchiesta riguardava la gestione non autorizzata dei rifiuti e il traffico illecito di rifiuti, che aveva portato alla denuncia di tre persone e al sequestro della discarica di località Stretto.
Miasmi persistenti e allarme crescente
Inizialmente i cattivi odori venivano percepiti solo nelle prime ore del mattino, ma da alcune settimane la situazione si è aggravata: l’aria irrespirabile persiste per l’intera notte, causando difficoltà respiratorie a diversi cittadini.
Questo scenario ha sollevato nuove preoccupazioni per la salute pubblica e ha spinto a chiedere un intervento immediato.
Richiesta di controlli urgenti
Il coordinamento provinciale di Sinistra italiana ha lanciato un appello al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, affinché, nel suo ruolo di Commissario regionale alla Sanità, attivi con urgenza tutti gli uffici preposti ai controlli ambientali. La richiesta riguarda anche l’adozione di ogni misura necessaria per garantire la tutela della salute pubblica.
Secondo Montoro, i dati contenuti nel recente rapporto della Procura Regionale della Corte dei Conti confermano le criticità del sistema di gestione dei rifiuti in Calabria. Il documento denuncia uno sperpero di oltre 100 milioni di euro e un continuo aggravarsi del danno ambientale, una situazione ritenuta intollerabile.
Una gestione dei rifiuti inefficiente
La questione dei rifiuti non può più essere trattata come un’emergenza senza fine, ma deve essere affrontata con una strategia strutturata. La soluzione, secondo il coordinatore di Sinistra Italiana, deve rispettare la Direttiva europea 2008/98/CE, che stabilisce una precisa gerarchia nella gestione dei rifiuti: prevenzione, preparazione per il riutilizzo, riciclo e riuso, smaltimento in discarica solo come ultima opzione.
Legame tra ambiente e salute pubblica
La tutela dell’ambiente e una corretta gestione dei rifiuti sono strettamente connesse alla qualità della vita e alla prevenzione di malattie. Un sistema inefficiente, infatti, pesa ulteriormente su una sanità regionale già in difficoltà, come confermato dal recente rapporto sui Livelli essenziali di assistenza (Lea) del ministero della Salute.
La denuncia di Sinistra Italiana pone dunque una questione che va oltre il dibattito politico e che riguarda direttamente la salute e il benessere dei cittadini calabresi. L’auspicio è che le istituzioni intervengano al più presto per far luce su questa emergenza ambientale e adottare soluzioni concrete per la tutela del territorio.