Il dolore resta profondo e incancellabile, ma la vita continua tra alti e bassi. Il desiderio di non dimenticare guida quei genitori che rimangono legati a quella “carne benedetta” che è ritornata al Padre. Così è ogni storia legata alla perdita di un figlio.
Il libro “Voglio solo sentirmi meglio”
Proprio per non cancellare quel ricordo è stato presentato nei Licei di Cetraro il libro “Voglio solo sentirmi meglio” dedicato a Francesco Occhiuto, il giovane figlio del senatore Mario morto tragicamente lo scorso mese di febbraio a Cosenza. Autore del libro, che ha toccato il cuore di tantissimi genitori, è stato lo scrittore Giovanni Occhiuto.
Incontro con studenti e docenti
L’incontro è stato un momento di confronto con gli studenti e i docenti sui temi della salute mentale. “Ringraziamo il sindaco Giuseppe Aieta – hanno sottolineato gli organizzatori – per aver voluto questo incontro e per la sua costante attenzione al tema della salute mentale. Un grazie sincero anche alla dirigente scolastica Maria Brunetti e a Don Walter Pantaleo”.
Prevenzione e ascolto dei ragazzi
Parlare di fragilità interiori a scuola favorisce la prevenzione. Intervenire sui ragazzi aiuta a fare in modo che fragilità e difficoltà giovanili non diventino, con il tempo, malattie croniche. Durante l’incontro si è parlato anche di stigma, di consapevolezza e dell’importanza di chiedere aiuto senza paura.
Il cambiamento passa anche dall’ascolto, dall’educazione e dalla presenza nei luoghi in cui i ragazzi crescono.
Un libro per non sentirsi soli
Nel ricordo di Chicco – ha commentato il direttore Luigi Lupo – l’incontro è stato utile, sentito e intriso di emozioni. Un libro, quello scritto da Giovanni Occhiuto, dal titolo “Voglio solo sentirmi meglio” che non è e non deve essere solo un libro che ricorda Chicco, ma uno stimolo per tutti, giovani, adulti, genitori, istituzioni scolastiche, affinché tutti insieme e in sinergica rete si costruiscano quei “ponti” di dialogo e aperture che contribuiscono a non sentirsi soli!
Consapevolezza e coraggio nei momenti di fragilità
Come è emerso durante il formativo incontro, ognuno di noi nella vita ha avuto e avrà momenti di fragilità, e proprio in questi particolari momenti deve nascere la consapevolezza, la lucidità e la determinazione di non essere soli e il saper chiedere aiuto senza vergogna o tabù.
Nel libro di Occhiuto – ha aggiunto – c’è tutto questo e soprattutto il coraggio che nei momenti di difficoltà che la vita ci può riservare le sconfitte non sono altro che un “radicamento” (parola di Don Pantaleo) a nuovi e sorprendenti successi.
Ringraziamenti e promozione dell’iniziativa
Un plauso a chi ha voluto promuovere questo evento, in primis al sindaco di Cetraro Giuseppe Aieta, alla dirigente scolastica del “Lopiano” Maria Brunetti, a Don Pantaleo, parroco della Chiesa Madre di San Benedetto, e soprattutto allo scrittore Occhiuto che con la sua signorilità, delicatezza ma con immenso coraggio ha deciso insieme alla sua famiglia, alla Fondazione intitolata a Francesco Occhiuto presieduta da Don Giacomo Tuoto, di seguire e perseguire un percorso, non facile ma importante, di non lasciare soli tanti giovani, genitori, famiglie.
