I saldi di fine stagione invernali stanno per arrivare, ma molti consumatori hanno già approfittato degli sconti anticipati proposti dai negozi. La partenza ufficiale è fissata per il 2 gennaio in Valle d’Aosta e per il 3 gennaio nel resto del Paese, fatta eccezione per le Province autonome di Trento e Bolzano, che seguono regole differenti.
Nonostante ciò, le offerte “pre-saldi” hanno già coinvolto quasi 2 milioni di cittadini, secondo i dati di Confesercenti, confermando la crescente importanza di questo periodo per il commercio.
Un mercato in continua evoluzione
L’evento rappresenta una delle principali occasioni di shopping dell’anno, con un fatturato stimato intorno ai 6 miliardi di euro. Tuttavia, la diffusione di offerte anticipate rischia di ridurre l’efficacia dei saldi ufficiali, creando una sorta di periodo promozionale permanente che dura da novembre a gennaio, in particolare nel settore moda.
Pre-saldi e regole da rivedere
Secondo Confesercenti, è fondamentale rivedere le normative sulle promozioni per garantire una concorrenza corretta e trasparente. Spesso le vendite anticipate, come i cosiddetti “saldi privati”, “winter pre-sale” ed “exclusive sales”, non rispettano i divieti regionali che impediscono promozioni nei 30-45 giorni precedenti ai saldi ufficiali.
Questa situazione rende più complesso orientarsi tra le offerte e genera una competizione intensa tra i negozi, costretti a seguire le dinamiche dei grandi outlet e del commercio online per non perdere clienti.
Tra opportunità e sfide
Per i consumatori, i saldi rappresentano un’occasione per fare acquisti convenienti, ma serve chiarezza sulle date e le modalità di sconto. Per i commercianti, invece, la sfida è conciliare offerte anticipate e rispetto delle regole, assicurando una competizione leale che valorizzi il periodo di promozione senza confondere il pubblico.












