25 Ottobre 2025
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La Diocesi di Catanzaro – Squillace rinnova la fede: pellegrinaggio a Roma guidata dall’arcivescovo Maniago

Sacerdoti, religiosi e fedeli partecipano a preghiera, riconciliazione e udienza con papa Leone XIV nel segno del Giubileo della Speranza

È partito il pellegrinaggio giubilare diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, un’esperienza di preghiera e comunione che ha portato a Roma centinaia di fedeli accompagnati dall’arcivescovo Claudio Maniago. L’iniziativa, inserita nel percorso del Giubileo della Speranza, rappresenta per la comunità calabrese un’occasione di rinnovamento spirituale e di testimonianza della propria fede.

La prima tappa al Santuario del Divino Amore

Il cammino si è aperto al Santuario Mariano del Divino Amore, luogo caro alla devozione popolare romana, dove i pellegrini hanno vissuto un intenso momento di preghiera penitenziale. In un clima di raccoglimento, monsignor Maniago ha invitato i presenti a “ripartire da Pietro“, ricordando che la fede “non è un’eredità da conservare, ma un cammino da rinnovare ogni giorno”.

Il passaggio della Porta Santa a San Pietro

Il momento culminante del pellegrinaggio è stato il passaggio della Porta Santa nella Basilica di San Pietro, gesto simbolico che apre il cuore alla misericordia e alla speranza. Subito dopo, i fedeli hanno preso parte alla concelebrazione eucaristica presso la tomba dell’apostolo Pietro, centro spirituale del Giubileo, dove la comunità diocesana ha affidato la propria missione al Signore.

L’incontro con Papa Leone XIV

A coronare la giornata è stata la partecipazione all’udienza con il santo padre Leone XIV, durante la quale i pellegrini hanno potuto manifestare la loro comunione con il successore di Pietro e ricevere la benedizione apostolica. Un incontro che ha commosso l’intera delegazione, segno della vicinanza della Chiesa universale a quella locale.

“La fede è un cammino vivo”

Nel corso del pellegrinaggio, l’Arcivescovo Maniago ha sottolineato il valore profondo del Giubileo: “Il Giubileo ci ricorda che la fede è viva solo se si mette in cammino. Attraversare la Porta Santa significa scegliere Cristo come centro della nostra vita, così come fece Pietro dopo il suo incontro con il Risorto”. Parole che hanno dato forza e senso all’esperienza dei fedeli, chiamati a riportare nelle proprie comunità l’entusiasmo e la luce della fede rinnovata.

Memoria delle origini e slancio verso il futuro

Il pellegrinaggio diocesano si è così trasformato in un’esperienza di grazia e fraternità, dove memoria e profezia si intrecciano: memoria delle radici apostoliche della Chiesa, e profezia di un futuro da costruire nel segno della speranza. Un evento che rinnova il legame con Roma e invita ogni credente a vivere il Giubileo come occasione di conversione, comunione e rinascita spirituale.

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