A percorso elettorale iniziato l’impressione è che il centrosinistra stia per recuperare sul centrodestra. Sino a che punto non è dato sapere. Ma anche se dovesse perdere veramente, fallendo la sua rincorsa, potrebbe vincere lo stesso. Sembra un paradosso. Ma se si ragiona sul lungo periodo non lo è. Non è scienza, ma impressioni che valgono quel che valgono.
Il tarlo del dubbio
Il centrosinistra può vincere perdendo se riuscirà a seminare il tarlo del dubbio a Palazzo Campanella. Di cosa si tratta? I possibili perdenti dovrebbero eleggere almeno tre consiglieri alfabetizzati; in senso lato, ovviamente. Cioè, tre elementi che facciano veramente opposizione; almeno il minimo sindacale, come si suol dire.
La regola che vale sempre
Naturalmente questo ragionamento vale anche a parti invertite. Vale sempre. Vale sempre perché il clima generale all’interno dell’assemblea ha raggiunto livelli di consociativismo tali che basta una piccola pietra di inciampo a far crollare tutto.
L’obiettivo di lungo periodo
Sicché si può concludere che l’importante è sicuramente vincere, ma anche, nel lungo periodo, fare eleggere almeno tre persone alfabetizzate, cioè non condizionati da interessi personali.