L’onda lunga del centrodestra non si arresta in Calabria. Quando lo spoglio è ormai oltre il giro di boa, Roberto Occhiuto veleggia verso una nuova vittoria con quasi il 60% dei consensi, lasciando indietro di venti punti Pasquale Tridico, candidato del campo progressista sostenuto da Partito Democratico e Movimento 5 Stelle.
Una conferma netta per l’attuale presidente, che consolida il suo potere politico in una regione dove il centrodestra, nonostante le fibrillazioni romane, appare oggi più coeso che mai.
Forza Italia resta il motore della coalizione
Il dato che balza agli occhi è quello di Forza Italia, che torna primo partito in Calabria, davanti a tutti gli alleati. Un risultato che premia la strategia del “modello Occhiuto”, costruito su un profilo istituzionale, moderato e lontano dalle polemiche nazionali.
Accanto agli azzurri, la lista “Occhiuto Presidente” che va ben oltre il 10% confermando la forte impronta personale del governatore.
Fratelli d’Italia tiene il passo degli alleati, non sfonda per come più di qualche analista si aspettava ma Giorgia Meloni fa proseliti anche in territori dominati dai notabili forzisti.
La Lega per Salvini Calabria tiene attestandosi intorno alla doppia cifra, mentre Noi Moderati supera ila fatidica cifra della soglia di sbarramento. La Democrazia Cristiana – Unione di Centro si attesta invece all’1,56%. Nel complesso, la coalizione di centrodestra tocca il 60% delle liste, un dato che chiude ogni suspense sul nome del prossimo presidente.
Tridico non sfonda: il centrosinistra si ferma al 39%
Sul fronte opposto, Pasquale Tridico, già presidente dell’Inps, non riesce a replicare in politica l’autorevolezza del suo profilo tecnico.
Con circa il 40% dei voti, il candidato sostenuto da Pd, M5S e liste civiche incassa una sconfitta netta. Il Partito Democratico si conferma il principale pilastro della coalizione in linea con le precedenti tornate elettorali che lo avevano visto sconfitto come oggi. Sotto il 10% gli altri alleati: quasi un flop la lista Tridico Presidente (6,49%), male il Movimento 5 Stelle 2050 (5,66%), decisamente sottotono Democratici Progressisti e Casa Riformista – Italia Viva, ridimensionata Alleanza Verdi e Sinistra, orfana di Mimmo Lucano. Un mosaico frammentato che, nonostante l’unità formale, non ha trovato il respiro di una vera alternativa politica.
Il voto di protesta non decolla
Ai margini della contesa resta Francesco Toscano, volto del movimento sovranista, che si ferma sotto l’1% con la lista Democrazia Sovrana Popolare. Un dato che conferma come il voto di protesta non riesca a sfondare, in una regione dove la polarizzazione tra Occhiuto e Tridico ha assorbito quasi tutto lo spazio elettorale.
Una Calabria ancora saldamente “azzurra”
La fotografia che emerge è quella di una Calabria saldamente in mano al centrodestra, ma non immune da segnali di cambiamento interno. Il predominio di Forza Italia, l’autonomia crescente di Occhiuto rispetto ai partiti nazionali e la tenuta della Lega in alcune province ridisegnano gli equilibri della coalizione in vista delle prossime politiche.
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9.30 Il paradosso De Nisi
Francesco De Nisi ha ottenuto 7.314 voti di preferenza nella circoscrizione Centro, risultando il candidato più votato della lista Casa Riformista in tutta la Calabria. Eppure, il consigliere regionale uscente e segretario regionale di Azione resta fuori dal nuovo Consiglio regionale. Al suo posto entra Filomena Greco, coordinatrice regionale di Italia Viva ed ex sindaca di Cariati, che si era candidata nella circoscrizione Nord (Cosenza) con la stessa lista, ottenendo 6.670 preferenze — ben 644 voti in meno di De Nisi.
9.25 I grandi esclusi dal nuovo Consiglio regionale
Il voto ridisegna la mappa del potere a Palazzo Campanella. Fuori Comito e De Nisi. Il flop di Avs fatale a Lo Schiavo. Tra gli esclusi figurano: Katya Gentile, Pietro Raso, Filippo Pietropaolo, Amalia Bruni e Raffaele Mammoliti
9.00 L’uscita di scena di Talerico, l’ascesa di Polimeni
I risultati elettorali riservano sempre sorprese, e in casa Forza Italia (FI) il colpo di scena si consuma nella circoscrizione di Catanzaro. L’attenzione si concentra sulla mancata riconferma di Antonello Talerico, un esito che ha lasciato molti osservatori perplessi, considerando il notevole bottino personale accumulato. Nonostante Talerico abbia ottenuto ben 8130 preferenze – un numero che in molte realtà sarebbe garanzia di elezione – questo non è stato sufficiente per assicurarsi uno scranno a Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale.
8.25 L’ascesa di Montuoro, l’enfant prodige di Fratelli d’Italia
Antonio Montuoro, classe 1984, originario di Marcellinara (Catanzaro), è la vera sorpresa delle elezioni regionali 2025. Con 11.920 voti, sfiora quota dodicimila e si impone come il più votato di Fratelli d’Italia nella circoscrizione Centro, superando l’attuale sottosegretario all’Interno Wanda Ferro (10.406 preferenze) e doppiando Filippo Pietropaolo, vicegovernatore uscente fermo a 5.499. Un risultato che consacra Montuoro come il nuovo volto emergente del partito guidato da Giorgia Meloni in Calabria, con un exploit che pochi avrebbero pronosticato alla vigilia.
8.20 Alecci, il “cavalluccio” di Soverato riconquista la Regione
Oltre 12mila preferenze. Un risultato che va oltre ogni aspettativa e che consacra Ernesto Alecci come il vero protagonista delle elezioni regionali calabresi del 5-6 ottobre 2025 tra le file del centrosinistra. Il sindaco di Soverato e consigliere regionale uscente conquista il primato assoluto delle preferenze nella coalizione guidata da Pasquale Tridico, distanziando anche altri due big della tornata: Giuseppe Ranuccio, sindaco di Palmi e Giuseppe Falcomatà, primo cittadino di Reggio Calabria
8.15 Oltre 19mila preferenze per Cirillo
Oltre 19mila preferenze nella circoscrizione Sud (Reggio Calabria). Salvatore Cirillo, 31 anni, imprenditore di Caulonia e consigliere regionale uscente di Forza Italia, si conferma a Palazzo Campanella con un risultato straordinario che lo rende il secondo più votato in assoluto in Calabria, alle spalle del solo Gianluca Gallo, assessore regionale all’Agricoltura, che nella circoscrizione Nord tocca addirittura le 30mila preferenze.
8.10 Gianluca Gallo, il signore delle preferenze
È di nuovo Gianluca Gallo, l’assessore regionale all’Agricoltura e alle Politiche sociali, il “signore delle preferenze” alle elezioni regionali in Calabria. Nel 2021 aveva fatto registrare un risultato storico con 21.692 voti, dominando la circoscrizione Nord e guadagnandosi un posto d’onore nel pantheon dei più votati di sempre.
8.05 Vito Pitaro, il ritorno del “reuccio” di Vibo
Nel 2020 fu una rivelazione conquistando un posto in Consiglio regionale. Nel 2025 sta collezionando un’autentica impresa per tornare nell’Astronave, dove era stato nella legislatura della compianta Jole Santelli, dalla porta principale. Vito Pitaro, avvocato e navigatore instancabile della politica vibonese, torna a Palazzo Campanella con un risultato che lo consacra tra i candidati più votati in assoluto: quasi 12mila preferenze nella circoscrizione centro, trascinando il partito Noi Moderati oltre la soglia del 4%. Una scalata che ha lasciato il segno, in un contesto politico dominato da pesi massimi come Filippo Mancuso, Antonio Montuoro e Wanda Ferro.
8.00 Il nuovo Consiglio regionale: tutti i nomi
Finisce 57 a 41 la partita tra Roberto Occhiuto e Pasquale Tridico. e con la vittoria netta del governatore uscente, si delinea la nuova composizione del Consiglio regionale della Calabria, dove Forza Italia doppia gli alleati e il Partito Democratico resiste come unico argine dell’opposizione. Il quadro dei 30 seggi – 24 assegnati con metodo proporzionale e 6 con correttivo maggioritario – consegna una Calabria azzurra, con un centrodestra dominante, un centrosinistra in cerca di identità e una Lista Tridico che ottiene un risultato dignitoso ma non rivoluzionario.
22.00 Occhiuto confermato, Durigon esulta
“Il buongoverno della Lega si afferma anche in Calabria, dove il partito supera il 10% e cresce rispetto alle precedenti elezioni regionali. Sin qui emergono dati significativi: il 25% a Lamezia Terme e il 15% a Reggio Calabria, la città del ponte”, ha dichiarato Claudio Durigon, vicesegretario della Lega e sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali.
21.00 Occhiuto alla Cittadella, tutto pronto per l’insediamento
Domani mattina, martedì 7 ottobre, Roberto Occhiuto si insedierà ufficialmente alla guida della Regione Calabria dopo la recente rielezione. Il governatore è atteso alle ore 11 alla Cittadella regionale di Catanzaro, dove entrerà a piedi dall’ingresso principale su piazzale San Francesco di Paola.
20.00 Occhiuto confermato, i complimenti del fratello
“È un risultato importante, e anche storico: per la prima volta in Calabria un presidente uscente viene confermato. Un successo netto, con circa 20 punti di distacco, costruito con il lavoro e con la fiducia. Sono orgoglioso di Roberto, perché non ha mai smesso di credere che la Calabria potesse cambiare davvero”. Così Mario Occhiuto, fratello del Governatore Roberto Occhiuto, ha commentato lo schiacciante risultato elettorale che ha sancito la riconferma del centrodestra alla guida della Regione Calabria.
19.45 Occhiuto-bis, Wanda Ferro: “Pagina storica”
«Ci aspettavamo queste percentuali, sicuramente è una grande soddisfazione. Una riconferma importante che arriva dal popolo sovrano, l’unico potere che riconosciamo». Lo ha detto ai microfoni del Corriere della Calabria Wanda Ferro, sottosegretario di Stato all’Interno e candidata per Fratelli d’Italia. «Una pagina storica: per la prima volta un governatore della stessa parte politica viene riconfermato. L’auspicio è che Fratelli d’Italia possa avere il giusto risultato su una lista che abbiamo fatto in modo ponderato sulla base delle idee, dei progetti, della qualità dei candidati»
19.40 Unindustria Calabria: “Auguri a Occhiuto”
Unindustria Calabria si congratula con Roberto Occhiuto per la sua rielezione alla presidenza della Regione Calabria. “Auguri e buon lavoro al presidente Occhiuto – scrive il presidente degli industriali calabresi Aldo Ferrara –. Sulla sua scrivania troverà, com’egli stesso sa bene, una serie di dossier di stringente attualità, molti dei quali legati alle politiche per lo sviluppo sociale ed economico della Calabria”.
19.15 Lo spoglio continua
Mentre lo spoglio prosegue in tempo reale, i dati del Viminale consolidano una tendenza ormai chiara: la Calabria sceglie la continuità.
La riconferma di Roberto Occhiuto non è solo un fatto elettorale, ma un segnale politico forte a livello nazionale — quello di un Sud che, almeno per ora, resta saldamente agganciato al treno del centrodestra.
18.45 Conte ringrazia Tridico: “Costruito un nuovo percorso”
“Dobbiamo solo dire grazie a Pasquale Tridico. Per amore della propria terra di origine ha generosamente accettato, in condizioni di emergenza, di candidarsi raccogliendo l’invito unanime di varie forze politiche, sociali e culturali che gli hanno chiesto di concorrere in una campagna elettorale che si è preannunciata sin dall’inizio molto in salita”. Così il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha commentato sui social l’esito delle elezioni regionali calabresi, che hanno visto l’europarlamentare M5S correre per il centrosinistra.
18.35 Calenda: “Ricette alla Cetto La Qualunque”
Con una punta di sarcasmo e molta amarezza, Carlo Calenda commenta a caldo i risultati delle elezioni regionali in Calabria. Sul suo profilo social, il leader di Azione punta il dito contro il regionalismo all’italiana, bollando il sistema come “profondamente malato”.
“Il 43% di affluenza in Calabria e, come previsto, vince il governo uscente”, scrive Calenda. Poi l’affondo: “Ci sarà un momento in cui realizzeremo che questo regionalismo è profondamente malato e che non serve a nulla proporre ricette alla Cetto La Qualunque?”
18.20 Floro sul 7: Occhiuto fa la storia, centrosinistra perde anche l’onore
Roberto Occhiuto vince ed entra nella storia della politica calabrese diventando il primo presidente di regione che succede a se stesso.
Non era mai accaduto, specie da quando è in vigore l’elezione diretta del governatore.
L’unico che aveva stoicamente provato a fare il bis fu Agazio Loiero, nel 2010, contro un arrembante e giovane Giuseppe Scopelliti, che infatti ebbe la meglio.
Gli altri ex non poterono neanche provarci perché, in un modo o nell’altro, furono messi fuori gioco dalla giustizia.
Fu così per Mario Oliverio e, ancora prima, per lo stesso ex sindaco di Reggio Calabria.
Giuseppe Chiaravalloti, invece, alla fine del mandato nel 2005, decise di non ricandidarsi in forza di un accordo politico con Silvio Berlusconi.
18.05 Occhiuto festeggia il bis e apre al dialogo con Tridico
“Con Antonio, Giorgia e Matteo abbiamo concordato questa decisione che poi io ho assunto portando la Calabria alle elezioni con un anno di anticipo”. Nel punto stampa post-voto, Roberto Occhiuto parte dal retroscena politico per raccontare una vittoria che ha i contorni di un autentico trionfo: scelta condivisa con i leader della coalizione e assunzione di responsabilità sullo scioglimento anticipato.
18.00 Proiezioni Swg-La7: FI prima con il 17,7%, M5s al 6,7%
FI primo partito in Calabria con il 17,7%, la lista Occhiuto al 13,4%, FdI 10,7%, la Lega al 10,1%, Nm al 31,1%.
Il Pd secondo partito in Calabria con il 14,4%, la lista Tridico al 7,1%, il M5s al 6,7%, Democratici progressisti al 4,6%, Casa riformista- Iv al 4,3%, Avs al 3,4%. E’ la fotografia scattata dalle proiezioni sulle liste in Calabria di Swg per La 7.
17.40 Meloni: “Riconosciuto il buongoverno”
Via social, la presidente del Consiglio e leader di Fratelli d’Italia ha affidato ai suoi canali un messaggio che suona come una rivendicazione di metodo e di merito: “Anche in Calabria gli elettori hanno riposto la loro fiducia nella coalizione di centrodestra, confermando Roberto Occhiuto Presidente della Regione”, scrive Meloni.
“Un risultato importante a riconoscimento dell’azione di buongoverno che continueremo a portare avanti per il benessere del territorio e dei cittadini”, aggiunge la premier. “Le mie congratulazioni a Roberto, al quale auguro buon lavoro”, conclude.
17.30 Salvini: “Grande vittoria, avanti tutta!”
Il messaggio del segretario leghista arriva poco dopo, ed è nel suo stile diretto e combattivo. Su X, Matteo Salvini scrive: “Grande vittoria per il centrodestra in Calabria. Da una parte chi protesta, devasta le città e attacca le Forze dell’Ordine, dall’altra i cittadini che pensano al bene del proprio territorio. Avanti tutta!”
17.10 Tridico ammette la sconfitta e telefona ad Occhiuto. “E’ stata una battaglia breve ma intensa”
Il candidato alla Presidenza della Regione Calabria per il Centrosinistra e Movimento 5 Stelle, Pasquale Tridico, visibilmente commosso, ha commentato i risultati delle elezioni regionali dal suo quartier generale di Rende, riconoscendo la difficoltà della sfida affrontata e la brevità della campagna. Pasquale Tridico è stato accolto da un lungo applauso. Presenti il deputato dem Nico Stumpo assieme al segretario regionale, Nicola Irto, le deputate del Movimento 5 stelle Anna Laura Orrico, coordinatrice regionale dei pentastellati in Calabria, e Vittoria Baldino, e l’europarlamentare dei pentastellati Danilo Della Valle.
“È stata una battaglia breve ma intensa” ha dichiarato Tridico. L’ex presidente dell’INPS ha sottolineato come la mossa del centrodestra abbia rappresentato un fattore destabilizzante per l’opposizione: “Le dimissioni di Occhiuto, causate in modo opportunistico, ci hanno colti di sorpresa”. Nonostante la sorpresa, Tridico ha elogiato la risposta della sua coalizione: “La nostra risposta è stata tuttavia forte pur sapendo che era una battaglia difficile”.
Riconoscimento all’avversario e impegno futuro
Pasquale Tridico ha voluto fare i complimenti al vincitore delle elezioni e ha espresso l’auspicio che il nuovo mandato possa portare soluzioni ai problemi cronici della regione. “Ho telefonato al presidente Occhiuto complimentandomi con lui per la vittoria. Ho augurato a lui buon lavoro con la speranza che possa risolvere i problemi irrisolti della Calabria” ha affermato il candidato.
Tridico ha espresso gratitudine per il sostegno ricevuto e ha riconosciuto il valore del lavoro svolto dalla coalizione: “È stata una battaglia vera, grazie a chi mi ha scelto come capitano di questa coalizione che ha comunque fatto un lavoro importante seppur nella consapevolezza che era difficile”. Il candidato del campo largo ha guardato al futuro, promettendo un impegno politico costante da parte della sua coalizione: “Ora serve una risposta politica forte”.
“Spopolamento-disaffezione cause del risultato”
“Alle urne si è recato poco più del 43%, un punto in meno circa delle ultime regionali che era il 44% – ha affermato Pasquale Tridico. Il risultato è “frutto sostanzialmente di due cose: da una parte lo spopolamento, che vuol dire che tanti elettori della regione non sono presenti fisicamente qui, pur essendo residenti ma sono fuori, per lavoro o per studio, e questo rappresenta il principale problema della Calabria oggi. Dall’altro – ha proseguito – la disaffezione dei cittadini calabresi nei confronti della politica, un fenomeno che ha un trend nazionale che in Calabria e’ ancora più forte”. Rispetto a tutto questo “la politica deve dare risposte”.
“Campagna opportunistica di Occhiuto ma da noi risposta forte”
L’analisi di Tridico non risparmia una stoccata al competitor: “E’ stata una campagna opportunistica di Occhiuto nella speranza di trovarci impreparati. In ogni caso la nostra risposta è stata forte, pur sapendo che era una battaglia difficile da fare. Abbiamo dato voce a un grido dei problemi che abbiamo trovato: dai trasporti allo spopolamento. Tanti elettori non sono presenti qui perché fuori per lavoro e per studio. Si registra una disaffezione della politica. La politica deve fare le cose. Non bisogna avere paura di fare proposte anche radicali. Questa è un’economia molto povera e lo dico con molta amarezza. Ci vuole una strategia di politica industriale. In Calabria si deve fare sviluppo. Su questo il campo progressista deve fare ancora di più”.
16.20 Primo proiezioni: Occhiuto verso vittoria bis
Secondo le prime proiezione del consorzio Opinio Italia per Rai, il governatore ricandidato per
il centrodestra in Calabria, Roberto Occhiuto, è al 57,5%; l’avversario del centrosinistra Pasquale Tridico il 41%; Francesco Toscano di Democrazia Sovrana Popolare all’1,5%. Dato simile alla proiezione Swg che vede il candidato di centrodestra Roberto
Occhiuto al 58% e il candidato di centrosinistra Pasquale Tridico al 40.9%. E’ la prima proiezione di Swg per La 7 sulle regionali in Calabria, con una copertura del 10%.
16.00 Uno guardo alle liste: boom di Fratelli d’Italia
Alla chiusura dei seggi arrivano i primi instant poll elaborati da YouTrend per Sky TG24: Indicazioni utili per capire i rapporti di forza tra le liste, ma non sono proiezioni né risultati ufficiali.
Le forchette per lista
Fratelli d’Italia (FDI): 15–19%, Partito Democratico (PD): 12–16%, Forza Italia (FI): 10–14%, Lista Occhiuto: 10–14%, Movimento 5 Stelle (M5S): 6–10%, Lega: 5–7%
15.50 Nuovo Exit Poll per la Rai
Il secondo exit poll Opinio per Rai, dà governatore ricandidato per il centrodestra in Calabria,
Roberto Occhiuto al 58,5-62,5%, lo sfidante Pasquale Tridico al 36 – 40%; Francesco Toscano allo 0,5 – 2,5%. Alle 15 la copertura del campione è dell’82%
15.30 Affluenza, il dato definitivo: meno del 44% al voto
Le elezioni regionali calabresi si chiudono con un’affluenza complessiva stimata attorno al 43,20 % degli aventi diritto. Si tratta di un dato in lieve diminuzione rispetto alla tornata precedente (2021), quando l’affluenza finale era stata del 44,34%.
15.15 Tutte le rivelazioni: Occhiuto avanti nettamente
Secondo l’instant poll Swg per il TgLa7 alle regionali in Calabria il candidato della coalizione di centrodestra e governatore uscente Roberto Occhiuto è al 58-62% mentre Pasquale Tridico, candidato del campo largo, è al 37-41%. Secondo l’instant poll Swg per il TgLa7 il candidato di Democrazia Sovrana Popolare Francesco Toscano è al 0-2%. La copertura
del campione è dell’82%.
Fratelli d’Italia primo partito in Calabria secondo Istant Poll Sky
Il governatore ricandidato per il centrodestra in Calabria Roberto Occhiuto al 57-61%, lo sfidante del centrosinistra Pasquale Tridico al 38-42%, Francesco Toscano (Democrazia Sovrana Popolare) tra lo 0 e il 2%. E’ quanto emerge dall’instant poll di Youtrend per Skytg24. Secondo lo stesso instant poll tra le liste a sostegno di Occhiuto Fdi, quotata
tra il 15 e il 19%, sarebbe il primo partito, seconda FI tra il 10 e il 14%, pari merito con la lista Occhiuto tra il 10 e il 14%, la Lega tra il 5 e il 7%. Tra le liste a sostegno di Tridico sarebbe primo il Pd con il 12-16%, secondo il M5s al 6-10%, la lista Tridico al 5-7%, Avs tra il 3 e il 5%.
15.05 Gli exit-poll della Rai
Il governatore della Calabria ricandidato per il centrodestra, Roberto Occhiuto, tra il 59 e
il 63% e lo sfidante del centrosinistra, Pasquale Tridico, tra il 35,5 e il 39,5%. E’ questa la prima istantanea degli esiti del voto in Calabria scattata dall’exit poll di Opinio Italia per Rai.
15.00 Urne chiuse al via le operazioni di voto
Qui troverai exit poll, proiezioni, risultati ufficiali del Ministero dell’Interno, affluenza, mappe, tabelle e preferenze. Monitoriamo anche le regole del gioco: soglie (8% coalizioni, 4% liste), premio di maggioranza (fino a 6 seggi a livello regionale) e seggio al miglior perdente tra i candidati presidente.
14.30 Come seguire il live
In questa pagina trovate gli aggiornamenti dal più recente al più vecchio su: exit poll, proiezioni, scrutini, affluenza, preferenze e riparto seggi. I numeri ufficiali arrivano dal portale Eligendo del Ministero dell’Interno
Affluenza: il termometro del voto
Numeri bassi: alle 23:00 di ieri ha votato il 29,01% degli aventi diritto, sotto al già modesto 30,87% del 2021 (prima giornata). Provincia più “calda”: Reggio Calabria con 32,24%; seguono Catanzaro 31,92% e Crotone 28,80%; poi Vibo Valentia 26,67%; Cosenza chiude con 26,21%. C’è margine per recuperare perché i seggi restano aperti fino alle 15:00. Quattro anni fa, l’affluenza finale fu 44,37%.
Perché il dato sembra sempre “basso”
Gli aventi diritto sono 1.888.368, più dei residenti in Regione (1.855.454): nel conteggio rientrano circa 367.000 calabresi AIRE (residenti all’estero, senza voto per corrispondenza alle Regionali) e 250–300 mila fuorisede (studenti e lavoratori domiciliati fuori). Chi vive effettivamente in Calabria e va al voto sono circa 1,2 milioni, ma l’affluenza si calcola sul totale di 1,888 milioni: ecco perché la percentuale appare più bassa rispetto ad altre regioni.
I leader ai seggi (e chi non può votare)
Roberto Occhiuto ha votato a Cosenza (primaria “Corrado Alvaro”), postando la foto con i figli e la scheda: «Viva la Calabria». Francesco Toscano ha votato a Gioia Tauro (primaria “Eugenio Montale”), chiedendo i dati sull’affluenza. Pasquale Tridico non vota: è residente a Roma.
Le regole del gioco: soglie, preferenze, premio
Soglie di sbarramento: 8% per le coalizioni, 4% per le liste. Doppia preferenza di genere: due preferenze nella stessa lista, ma di genere diverso (altrimenti la seconda è annullata). Nell’ultima legislatura le donne elette sono state 6. Posti in Aula: 30 consiglieri + il Presidente della Giunta.
Come si ripartiscono i 30 seggi
24 seggi col proporzionale nelle tre circoscrizioni: Nord 9, Centro 8, Sud 7 (metodo del quoziente corretto). 6 seggi di premio di maggioranza a livello regionale: se la coalizione vincente raggiunge almeno 15 seggi col proporzionale → 3 alla maggioranza e 3 alle opposizioni; seggio al “miglior perdente”: uno dei candidati presidente non eletti entra in Consiglio (salvo rinuncia).
Dopo il voto: calendario e insediamento
Prima seduta del Consiglio regionale: entro il primo giorno non festivo della terza settimana successiva alla proclamazione degli eletti, convocata dal presidente uscente (Filippo Mancuso). In mancanza, il Consiglio si riunisce d’ufficio la settimana successiva. Presidenza provvisoria: il consigliere più anziano presiede; i due più giovani fungono da segretari. Ufficio di presidenza: si eleggono, a scrutinio segreto, Presidente, due Vice (uno alle opposizioni) e due Segretari-Questori (uno alle opposizioni). Quorum: due terzi dei componenti; dopo due scrutini senza esito, al terzo basta la maggioranza semplice; se ancora nulla, ballottaggio tra i primi due (in caso di parità, passa il più anziano).
Gruppi, giunta delle elezioni e commissioni
Gruppi consiliari: entro 3 giorni dalla prima seduta, ogni consigliere dichiara a quale gruppo aderisce. Minimo 3 membri (eccezione per liste provinciali sopra il 4% regionale). Giunta delle elezioni: nella seduta successiva il Presidente comunica i nomi (uno per gruppo); l’organismo si insedia entro 7 giorni ed esamina eleggibilità e incompatibilità. Commissioni permanenti: entro 10 giorni dalla prima seduta i gruppi designano i propri rappresentanti. Non ne fanno parte il Presidente del Consiglio, il Presidente della Regione e gli assessori (che però possono intervenire senza diritto di voto). Le commissioni permanenti sono sei; due speciali: Antindrangheta e Vigilanza.