Nel 2020 fu una rivelazione conquistando un posto in Consiglio regionale. Nel 2025 sta collezionando un’autentica impresa per tornare nell’Astronave, dove era stato nella legislatura della compianta Jole Santelli, dalla porta principale. Vito Pitaro, avvocato e navigatore instancabile della politica vibonese, torna a Palazzo Campanella con un risultato che lo consacra tra i candidati più votati in assoluto: oltre 10mila preferenze nella circoscrizione centro, trascinando il partito Noi Moderati oltre la soglia del 4%. Una scalata che ha lasciato il segno, in un contesto politico dominato da pesi massimi come Filippo Mancuso, Antonio Montuoro e Wanda Ferro.
“Mi alleo con la gente, non con i potenti”
Seduto nel suo “bunker elettorale”, Pitaro si mostra prudente ma deciso. “Incrociamo le dita, speriamo di farcela”, dice, mentre lo staff festeggia l’esito delle prime sezioni. “Abbiamo lavorato come una squadra vera, una rete fatta di giovani e persone che credono ancora nella politica e che ogni giorno si battono per il territorio”.
Una visione che Pitaro rivendica come cifra della sua lunga carriera: “Io mi alleo con la gente, con chi lavora quotidianamente, con chi affronta i problemi veri. Il mio essere vincente nasce da questa alleanza sistematica con il popolo, non con il potere”.
Dalla giunta Santelli ai moderati: vent’anni di battaglie
La carriera di Vito Pitaro è costellata di ritorni, cadute e risalite. Nel 2020, con 5.400 voti, entrò in Consiglio regionale nella giunta Santelli. Da allora, nel bene e nel male, è rimasto un protagonista della scena politica calabrese. Nel 2020, con la lista “Jole Santelli Presidente”, si impose come uno dei volti più riconoscibili del centrodestra vibonese.
Nato a Vibo Valentia il 19 marzo 1976, laureato in Giurisprudenza, è avvocato e consulente legale per diverse società di servizi. Ha ricoperto il ruolo di assessore alle politiche sociali del Comune di Vibo Valentia, con deleghe a famiglia, volontariato e sanità. È conciliatore, mediatore e iscritto all’Istituto Lodo Arbitrale, ente accreditato al Ministero della Giustizia.
“Una rete fatta di persone vere“
Dietro la calma apparente dell’avvocato, c’è un’organizzazione capillare e un consenso radicato. “Abbiamo costruito una rete importantissima, fatta da giovani e da persone che ci credono ancora”, ripete Pitaro. “Nei territori delle province della mia circoscrizione abbiamo portato avanti un progetto politico serio, in continuità con quello del 2020″.
Il risultato, in effetti, parla da sé: Noi Moderati è stabilmente sopra la soglia del quorum, segnando una delle sorprese più eclatanti di questa tornata elettorale, soprattutto nella Calabria centro, dove la lista pitariana ha funzionato da traino per l’intero movimento.
Il “reuccio” della politica vibonese
Definito da molti come il “reuccio della politica vibonese”, Pitaro ha sempre saputo reinventarsi. Quando sembrava tagliato fuori dai giochi, ha saputo rialzarsi. Quando il chiacchiericcio politico lo dava per finito, ha scelto il silenzio: “Il silenzio è stato il mio alleato fedele nei momenti peggiori”, confessa oggi.
Mai un’uscita plateale, mai una resa. Ha difeso la sua immagine con la stessa strategia con cui difende i clienti in tribunale: metodo, resistenza, compostezza. E, soprattutto, una conoscenza chirurgica dei rapporti di forza nei territori.
Lontano da Forza Italia, ma non dal centro
L’avvocato vibonese oggi si presenta lontano da Forza Italia e dagli ex compagni di viaggio come Giuseppe Mangialavori e Michele Comito. Ma mantiene verso di loro un tono misurato: “Grande rispetto, sempre”, assicura.
La scelta di schierarsi con Noi Moderati è per lui una scommessa personale: “Questa volta mi sono messo in gioco per me stesso, senza amici o presunti tali da foraggiare. È una candidatura pulita, diretta, che nasce dal lavoro sul territorio”.
Una vittoria costruita nel tempo
Il successo di Pitaro non è frutto dell’improvvisazione. Da mesi lavora sul campo, tra incontri pubblici, mediazioni e relazioni con amministratori locali. “Abbiamo lavorato ogni giorno, con una rete di amministratori e cittadini che credono nella politica come strumento per risolvere i problemi reali”, spiega. Una strategia che gli ha permesso di superare ogni previsione, centrando una doppia cifra elettorale che lo consacra tra i protagonisti del nuovo Consiglio regionale.
Il verdetto delle urne
Lui stesso, la sera dello spoglio, preferisce non sbilanciarsi: “Domani mattina sapremo con certezza se ce l’abbiamo fatta, ma ho fiducia”. Il dado è (quasi) tratto. La conferma arriverà in mattinata: Vito Pitaro viaggia a gonfie vele verso il Consiglio regionale. Un risultato che porta in alto i Noi Moderati e dovrebbe regalare un seggio certo alla circoscrizione centro rilanciando il profilo politico di un uomo che, in Calabria, non ha mai davvero smesso di contare.
Foto: Vito Pitaro ritratto dal maestro Tonio Verilio



