Nel cuore verde della Calabria, tra i boschi secolari delle Serre, si è levata una voce forte e unanime: “Rinnovabili sì, ma non così”. Un messaggio chiaro e deciso contro la proliferazione incontrollata di impianti eolici, che rischia di compromettere per sempre il paesaggio e la biodiversità di una delle regioni più ricche dal punto di vista ambientale e culturale.
Incontro pubblico al Parco delle Serre: nasce una nuova alleanza per la tutela del territorio
La sala conferenze del Parco naturale regionale delle Serre ha ospitato un incontro partecipato, promosso dal Coordinamento Controvento Calabria e da Italia Nostra, con la moderazione del giornalista Sergio Pelaia.
Sindaci e ambientalisti uniti: “Difendere il paesaggio è un dovere”
“Viviamo nei territori più colpiti e violentati da queste pratiche”, ha dichiarato Alfredo Barillari, sindaco di Serra San Bruno e tra i promotori della protesta. Un sentimento condiviso anche da Marziale Battaglia, presidente del Gal Serre Calabresi: “Serve un turismo lento e autentico, non una distesa di turbine eoliche. Io ai miei figli voglio lasciare ulivi, non pale”.
Il commissario del Parco, Alfonso Grillo, ha aggiunto: “Non tutto ciò che è verde è ecologico. Il progetto di un impianto eolico ai margini del Parco avrebbe conseguenze devastanti”.
Controvento Calabria: “È una battaglia civile e politica per il futuro”
Tra gli interventi più accorati, quello di Valentino Santagati di Controvento Calabria: “Viviamo in un contesto paralizzato da anni, ma oggi siamo qui per alzare la testa. La Calabria non può diventare la colonia energetica di interessi esterni”.
Anche il pubblico ha partecipato attivamente al dibattito, sottolineando il bisogno di scelte consapevoli che mettano al centro il benessere delle comunità locali.
Leggi inadeguate e piani energetici mai attuati: la denuncia degli esperti
Durissimo l’intervento dell’avvocato Angelo Calzone: “La legge oggi tutela solo gli interessi industriali. Serve costruire una rete giuridica solida per fermare questo scempio”.
L’esperto di pianificazione energetica Piero Polimeni ha puntato il dito contro l’inerzia istituzionale: “È da oltre vent’anni che aspettiamo un nuovo piano energetico per la Calabria. Serve un cambio di rotta, a partire dai Comuni e dallo stile di vita di ciascuno di noi”.
Urbanistica e visione: “Basta vedere la Calabria come un vuoto”
A chiudere l’incontro, Alberto Ziparo, docente di urbanistica all’Università di Firenze: “La vera rivoluzione parte dalla conoscenza. La Calabria ha un patrimonio immenso, ma lo stiamo svendendo perché ci hanno convinti che non vale nulla. È tempo di riprendere in mano il nostro futuro“.
Il messaggio è chiaro: il territorio non è una risorsa da sfruttare, ma un bene da custodire
Alla fine della giornata, la convinzione è condivisa da tutti: il futuro non si può subire, va costruito e difeso. La transizione ecologica è necessaria, ma non può passare per la devastazione del paesaggio e delle identità locali
