La Legge di bilancio 2025 ha confermato la Zes unica per l’agricoltura con una dotazione di 50 milioni di euro. Tuttavia, è necessario fare chiarezza sui termini utilizzati e sulle reali possibilità di credito per le aziende agricole beneficiarie.
La notizia dell’approvazione da parte della Commissione europea della Zes unica per l’agricoltura nel Sud Italia ha suscitato grande interesse. L’annuncio parla di un credito d’imposta pari al 100% degli investimenti, ma questa formulazione potrebbe trarre in inganno.
Infatti, il 100% non rappresenta l’effettiva percentuale di credito ottenibile, bensì il valore applicabile all’intensità di aiuto massima (pari al 65% o all’80%, a seconda delle condizioni). Inoltre, tale percentuale si riferisce agli incentivi del 2024 e non del 2025.
Per l’anno in corso, la percentuale di riduzione proporzionale non è ancora stata definita, poiché la Legge stabilisce che sarà determinata solo dopo la chiusura delle domande di accesso al credito.
La vera notizia, dunque, è l’approvazione della proroga per il 2025 da parte della Commissione Europea.
Come funziona il credito d’imposta per la Zes unica
Le imprese del mezzogiorno che operano nei settori agricolo, forestale, della pesca e dell’acquacoltura e che hanno sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna possono beneficiare di un credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali.
Questo comprende: nuovi macchinari agricoli (trattori e mezzi agricoli); impianti e attrezzature; acquisto di terreni e immobili (fino al 50% dell’investimento).
Periodo di investimento e modalità di accesso
Il nuovo periodo di investimento prevede l’agevolazione per: investimenti realizzati tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2025; investimenti pluriennali avviati dal 16 maggio 2024 e conclusi dopo il 31 dicembre 2024.
Per accedere al credito, invece, le aziende devono presentare una comunicazione secondo le modalità indicate dall’Agenzia delle Entrate.
Le date chiave per il 2025 sono tra il 31 marzo e il 30 maggio (comunicazione delle spese sostenute o previste) e tra il 20 novembre e il 2 dicembre (conferma definitiva degli investimenti)
Limiti e cumulabilità con altri incentivi
Non è previsto un limite massimo per il credito ottenibile o per il valore del singolo investimento. Tuttavia, non sono agevolabili progetti con un costo inferiore a 50mila euro.
Sono conteggiabili anche gli acconti versati prima di gennaio 2025 per investimenti realizzati nell’anno.
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione e può essere cumulato con altre agevolazioni statali, purché non venga superata l’intensità massima prevista dalle normative europee sugli aiuti di Stato.
Inoltre, può essere combinato con misure non considerate aiuti di Stato, come il Credito 5.0, fino al limite delle spese effettivamente sostenute.