Sono tante le incongruenze e gli aspetti ancora non chiari dell’inchiesta sulla morte della piccola Giulia Loffredo, la bimba di nove mesi che – secondo il racconto del padre Vincenzo, indagato a piede libero per omicidio colposo – nella notte tra sabato e domenica, ad Acerra, รจ stata aggredita dal pitbull di famiglia mentre dormiva sul lettone dei genitori: un’inchiesta sulla quale la Procura di Nola e la polizia mantengono un riserbo totale. In primo luogo, le cause della morte.
Le prime indiscrezioni
Le indiscrezioni sui risultati dell’autopsia, giร eseguita, parlano di ferite lacero contuse al volto, compatibili con i morsi di un cane, mentre รจ controverso il particolare della rottura dell’osso del collo, circostanza che perรฒ stride con quanto avrebbe dichiarato il padre della bambina, che l’avrebbe portata ancora viva nella clinica Villa dei Fiori di Acerra, dove poi รจ morta (come avrebbe confermato la struttura ospedaliera).
Riscontrate delle contusioni sul corpo della bambina
Sempre secondo indiscrezioni, sul collo della piccola l‘autopsia avrebbe riscontrato solo contusioni. Anche su questo aspetto inquirenti e investigatori tacciono, anche se nell’atto con cui la procura di Nola nomina i propri consulenti tecnici per l’autopsia – il medico legale Maurizio Saliva e l’anatomopatologo Antonio Perna – si sottolinea che la bimba รจ stata sicuramente uccisa dal cane. Viene infatti evidenziato che Loffredo รจ indagato per omicidio colposo “perchรฉ in qualitร di genitore avente in custodia la figlia minore Giulia, ometteva la vigilanza e custodia del cane pitbull in suo possesso, il quale aggrediva la minore provocandole lesioni personali che determinavano la morte”.
Non รจ stato trovato il sangue della bambina sul muso del cane
Il cane, perรฒ non presenterebbe macchie di sangue sul muso ed รจ per questo che si attendono le analisi sulle feci di Tyson e dell’altro cane della famiglia alla ricerca di tracce organiche della bambina. Il sangue che avrebbe sporcato la stanza da letto, inoltre, ora รจ scomparso: lo avrebbero pulito – ennesima anomalia – alcuni familiari della bambina prima del secondo sopralluogo della polizia. (ANSA)