In merito alla recente sentenza del Tar sulla sospensione delle attività mercatali in piazza del Popolo, l’Amministrazione comunale di Reggio Calabria ha chiarito che il dispositivo non comporta un ritorno alla condizione di illegalità diffusa che caratterizzava l’area. “I venditori abusivi privi dei requisiti previsti dalla legge – afferma Palazzo San Giorgio – non potranno tornare ad operare all’interno della piazza”.
La delibera non invade le competenze del Consiglio
Entrando nel merito del provvedimento impugnato, l’Amministrazione evidenzia che la Delibera di Giunta che ha disposto la sospensione temporanea delle attività mercatali non sostituisce le prerogative del Consiglio comunale in materia di riordino delle aree mercatali. “La delibera – si legge nella nota – rappresenta una misura contingente e provvisoria, assunta per affrontare una criticità evidente, in attesa del completamento dell’attività di riordino già avviata e che sarà definita entro giugno, come previsto”.
Legalità, decoro e salute pubblica
L’Amministrazione sottolinea inoltre di aver operato “a tutela dell’interesse pubblico, del decoro urbano, della legalità e della salute dei cittadini”. La sospensione è stata adottata anche in risposta a numerose segnalazioni di cittadini, associazioni e forze politiche che denunciavano la presenza di venditori irregolari e merce di dubbia provenienza.
In questo contesto, l’Amministrazione ha disposto anche la temporanea dislocazione dei venditori regolari in un’area adiacente alla piazza, individuata d’intesa con gli stessi operatori, tutelando i loro diritti e quelli degli utenti delle attività legali.
Verso un riordino complessivo
Infine, Palazzo San Giorgio sottolinea che la sentenza del Tar, giunta a pochi giorni dalla scadenza già fissata dalla delibera, non cambia l’impostazione dell’Amministrazione, che già prevedeva una programmazione organica da discutere in commissione e poi in Consiglio comunale, finalizzata al riordino complessivo di tutte le aree mercatali cittadine, secondo quanto stabilito nel cronoprogramma della Giunta.