Il GOM di Reggio Calabria mette a disposizione le proprie eccellenze medico-chirurgiche per supportare l’attività cardiochirurgica dell’ospedale di Cosenza. Una partnership sanitaria nata su proposta dell’Università della Calabria (Unical) e sostenuta dalle direzioni generali dei due ospedali, con l’obiettivo di potenziare le cure per i pazienti cardiopatici.
La tecnica TAVI al centro della collaborazione
La sinergia si è concretizzata con l’avvio degli interventi con la tecnica TAVI (Transcatheter Aortic Valve Implantation), una procedura mininvasiva che consente la sostituzione della valvola aortica danneggiata. Le prime operazioni sono già state eseguite a Cosenza, grazie al contributo della UOC Cardiochirurgia del GOM diretta dal dottor Pasquale Fratto.
Luminari della cardiologia insieme per un obiettivo comune
A rafforzare il progetto, la presenza all’Unical del prof. Ciro Indolfi, esperto di fama internazionale in cardiologia interventistica, insieme ai primari Antonio Curcio, Francesco Greco, Alberto Polimeni e Federico Battista. L’équipe reggina parteciperà attivamente agli interventi presso l’Annunziata, garantendo standard di eccellenza anche a Cosenza.
Meno emigrazione sanitaria, più cure in Calabria
Il potenziamento della cardiochirurgia in regione rappresenta una risposta concreta al fenomeno dell’emigrazione sanitaria, con vantaggi clinici, psicologici ed economici per i pazienti calabresi. La Calabria è infatti l’ultima regione in Italia per numero di interventi TAVI: nel 2022 solo 108 impianti su un fabbisogno di oltre 400 l’anno.
Un modello da seguire per la sanità del futuro
La collaborazione tra GOM, Annunziata e Unical non solo permette di offrire cure salvavita in loco, ma diventa anche un esempio virtuoso di rete ospedaliera, capace di valorizzare le competenze locali e ridurre i costi per il servizio sanitario regionale. Un passo avanti verso una sanità calabrese più vicina alle persone.